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Acireale, «Mia moglie è scomparsa» ma lei fuggiva dai maltrattamenti…

Di Angela Seminara |

ACIREALE – Un’altra storia di violenza, di maltrattamenti, di una donna costretta a denunciare il marito, il padre dei suoi figli. E a scappare via da casa, a nascondersi e a chiedere protezione alle forze dell’ordine. Succede ad Acireale, ma la giornata in cui la notizia viene fuori, comincia, paradossalmente, ma forse non troppo e non per caso, dall’accorato appello lanciato da Davide Raciti. L’uomo, infatti, denuncia la scomparsa della moglie, Jessica Caradonna. E si dice preoccupato, molto, preoccupato, per quel che possa essere accaduto, alla donna e ai loro tre figli. «Ad oggi – dice Raciti – sono sei giorni che non so più nulla di mia moglie e dei nostri tre bambini, sono preoccupato, non so se sia stata rapita, non dormo la notte e non so più cosa devo fare».

Davide Raciti, titolare di un’impresa di pulizie e marito di Jessica Caradonna, racconta che la moglie venticinquenne, sarebbe scomparsa dopo una banale lite il mercoledì precedente insieme ai suoi tre bambini: una bimba di due anni, una di sei e il maschietto di quattro. Il messaggio della scomparsa della donna appare nei social e fa il giro della rete e delle tv locali acesi. Tutti mezzi di comunicazione che hanno accolto l’appello di Raciti per ritrovare la donna.

«Vado a lavorare la mattina e rientro la sera intorno alle 20 – spiegava ancora ieri Raciti – mercoledì scorso al mio rientro non ho trovato nessuno, la casa era pulita e i letti in ordine, ho aspettato, ma appena si sono fatte le 23.30 sono immediatamente corso dai carabinieri a fare la denuncia di scomparsa. Avevamo avuto una discussione il giorno prima, ma di quelle che capitano in tutte le famiglie. Durante la lite mia moglie improvvisamente ha alzato le mani verso nostra figlia, ho tentato di bloccarla e lei mi ha dato un morso, così ho reagito dandole uno schiaffo, ma mi sono fermato immediatamente e posso dire che non era mai successo. Mia moglie ultimamente era nervosa, forse per via di dover pensare da sola ai bambini, sono molto piccoli e anche abbastanza movimentati ed io purtroppo lavoro tutto il giorno. Nell’ultimo periodo preferivo andare a lavoro più tardi per accompagnare i due bimbi più grandi a scuola, – continua – per aiutarla in qualche modo, certo all’uscita di scuola toccava a lei riprendere i bambini per portarli a casa, Da quando è scomparsa ho provato a telefonare al suo portatile, il telefono squilla ma lei non risponde, i messaggi inviati su WhatsApp risultano letti, ma senza risposta. L’ho cercata ovunque dai suoi genitori, da amici. Mia moglie è di Trapani, non posso lasciare il lavoro per andare a Trapani e vedere cosa succede. I carabinieri mi dicono che se sanno qualcosa mi contattano, ma sono trascorsi sei giorni e ancora nulla. Se invece è andata via spontaneamente poteva dirlo, sarei stato disponibile al dialogo anche davanti agli avvocati. L’importante per me è sapere che stiano bene lei e i bambini».

Fin qui l’appello dell’uomo, ma al comando della stazione dei carabinieri di Acireale la ricostruzione del fatto è profondamente diversa e i militari dell’Arma spiegano che «la donna è stata intercettata subito, si è allontanata volontariamente, sta bene, sia lei che i bambini. Al momento è presso parenti a chilometri di distanza da Acireale». Insomma tutta un’altra storia. Jessica Caradonna, tra l’altro, aveva anche sporto denuncia per maltrattamenti contro il marito Davide Raciti come confermano dal commissariato di polizia di Acireale, tanto che risultava già attivata la rete di protezione nei confronti della donna e dei bambini. E la denuncia, per tutto ciò che era accaduto, è già stata trasmessa alla procura della Repubblica di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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