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Rilasciato Valenza, il gelese arrestato per droga in Egitto

Di Redazione |

Dopo 11 giorni di detenzione al Cairo, per l’infondato sospetto di far parte di un gruppo di trafficanti internazionali di stupefacenti, il ventissettenne Nicolas Valenza, di Gela (Caltanissetta) è stato rilasciato ieri sera dalla polizia egiziana e, in nottata, ha potuto far ritorno in Italia. La scarcerazione è stata resa possibile grazie all’efficace lavoro diplomatico della Farnesina attraverso l’ambasciata italiana al Cairo e per l’intervento personale del ministro Luigi Di Maio, annunciato ieri alla famiglia dalla parlamentare del M5S Simona Suriano. Determinante è stata l’assoluta mancanza di riscontri alle ipotesi accusatorie degli inquirenti che si rifacevano alle dichiarazioni dei cinque componenti di un gruppo di giovani di varie nazionalità (tra cui un italiano) bloccati al Cairo nello scorso novembre con una partita di stupefacenti. Nella lista dei loro contatti figurava Valenza. Ma Nicolas, partito domenica 23 agosto da Barcellona (dove vive e lavora da 4 anni in un’azienda che programma spettacoli e manifestazioni) risulta incensurato e quando è stato fermato al suo arrivo al Cairo non era in possesso di droga. In Egitto stava andando a trovare una sua amica per qualche giorno di vacanza. Invece è iniziato un incubo.

E’ stata la famiglia a informare il ministero degli esteri italiano e Amnesty International quando, per due giorni, non avendo avuto più notizie di Nicolas, ha avviato le ricerche. E quando dalla Farnesina è giunta la notizia del fermo in aeroporto, i genitori hanno temuto che si potesse ripetere un caso Regeni o un caso Zaki. Il legale di famiglia, Nicoletta Cauchi, attraverso un avvocato egiziano accreditato presso l’ambasciata italiana ha coordinato i rapporti esterni e gli affari legali, fino alla telefonata giunta mercoledì scorso a casa Valenza: «Mamma, sto bene – diceva Nicolas – mi stanno per rilasciare, torno a casa». Ma da quel momento è passata un’altra settimana prima che il rilascio avvenisse. «Colpa della burocrazia» dicono gli egiziani. Così ieri sera il giovane siciliano è finalmente arrivato a Roma, dove la polizia di frontiera lo ha trattenuto per accertamenti sanitari e controlli vari. Il padre, Angelo Valenza, 50 anni, che lavora a Voghera, lo ha raggiunto all’aeroporto e atteso a lungo. «Sono felice, ma ci crederò soltanto quando lo potrò stringere tra le mie braccia» ha detto a Gela la madre, Rosanna Mezzasalma. «Gli chiederò – ha aggiunto – di non tornare più in Spagna, anzi di non lasciare più l’Italia e di trovarsi un lavoro nel nostro Paese».

«E’ stata dura – commenta il padre – ma finalmente è finita, sono stati 15 giorni di grande paura. Grazie a tutti quelli che si sono interessati alla sua situazione». Per il fratello di Nicolas, Davide, il suo arrivo a Roma è «una bellissima notizia che pone fine a un incubo». Dal M5s è arrivato «un plauso alle istituzioni italiane per la loro capacità di dialogo e di tutela di un nostro connazionale in una situazione delicata». Per il sindaco di Gela, Lucio Greco, «la notizia della liberazione di Nicolas rende felice e restituisce serenità non solo alla famiglia Valenza ma ad un’intera città». A loro l’augurio di lasciarsi presto alle spalle questo trauma e tornare alla gioia di vivere». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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