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Cintura di sicurezza attorno a Randazzo, operativa la “zona rossa”

Di Mario Previtera |

Sono entrate in piena attuazione le misure preventive nella zona rossa di Randazzo, dove sono stati accertati 97 casi positivi al Covid attraverso il tampone molecolare e altri 60 con quello rapido.

Il provvedimento è stato assunto dal presidente della Regione Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, per contrastare la diffusione del Coronavirus. L’ordinanza resterà in vigore fino alle 24 del 26 ottobre. L’Arma dei carabinieri ha attivato una serie di posti di controllo con vigilanza dinamica, con presidio in tutti i varchi.

Nella cittadina alle pendici dell’Etna è vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, all’interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità, per una sola volta al giorno.

Il comandante della compagnia dei carabinieri di Randazzo cap. Nicolò Morandi che ha coordinato stamane il dispositivo di sicurezza invita i cittadini a rispettare le disposizioni emanate a tutela della salute della collettività.

Ci sono infatti diverse prescrizioni da rispettare e sono naturalmente vietati i banchetti e le feste private di qualunque tipo. Sospesi anche tutti gli eventi sportivi (incluse le attività di allenamento), le manifestazioni culturali, ludiche e religiose (grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole ballo, sale giochi, discoteche, ecc.). Stop, altresì, alle cerimonie civili e religiose – a eccezione dei funerali a cui potranno partecipare massimo 15 persone – e ai mercati. All’interno degli esercizi commerciali sarà consentito l’accesso a una sola persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale.

Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonchè per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purchè condotti a titolo individuale. 

Naturalmente sono sospese le  lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, così come i servizi dell’infanzia. Una decisione, quest’ultima, legata anche alla presenza di alcuni contagi tra i ragazzi che frequentano la scuola a Randazzo, ma sono residenti in altri Comuni del comprensorio. Chiusi pure musei, biblioteche e luoghi di cultura. 

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