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Aladin, il geniale progetto de La Sicilia premiato da Google DNI

Di Redazione |

La Sicilia, il nostro giornale, punto di riferimento nel Mezzogiorno d’Italia, guarda al futuro e punta sull’innovazione tecnologica e digitale mettendo in primo piano la qualità dell’informazione e mettendo in campo strumenti adatti per combattere le fake news.

Il progetto de La Sicilia che propone un nuovo modo di leggere le notizie è infatti uno dei vincitori dell’edizione di quest’anno del Google Digital News Innovation Fund (DNI Fund), il programma europeo ideato da Google nel 2015 per promuovere l’innovazione nell’editoria e nel giornalismo digitale.

Il progetto de La Sicilia si chiama Aladin, come il genio della lampada ma che in realtà è l’acronimo di Advanced Library for Automatic Discovery of Interrelated News. Ma in effetti qualcosa di geniale Aladin ce l’ha per davvero, perché Aladin è una rete neurale che analizza il cloud di documenti multimediali del nostro archivio utilizzando algoritmi avanzati di Machine Learning, cambiando così il modo di leggere le notizie districandosi nella giungla qual è spesso l’informazione di oggi. E Aladin aiuta intanto a cercare quello che ci interessa ma ci aiuta anche ad evitare le fake news, una vera e propria “emergenza” sui social e che hanno tra le vittime le persone che “dimenticano” di verificare l’autenticità di ciò che stanno leggendo, specialmente se si tratta di notizie locali o iper locali come quelle che trattiamo noi da sempre. Una delle innovazioni di Aladin sono le connessioni semantiche e la rilevanza storica delle notizie. E grazie al suo algoritmo consente agli utenti di capire cosa sia realmente il giornalismo, mettendo in evidenza l’autorevolezza degli articoli. E’ stato progettato dal nostro Team e il supporto fondamentale del prof. Giovanni Maria Farinella e del prof. Sebastiano Battiato entrambi del dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania nonché esperti di Deep Learning e Computer Vision.

È una sfida vinta da La Sicilia, un azienda che produce notizie da oltre 70 anni ma che conferma di voler essere sempre al passo coi tempi. Inizialmente era solo il giornale di carta, poi è arrivato lo sfogliatore per l’edizione digitale, quindi il sito internet lasicilia.it, poi ancora l’archivio storico digitale, la presenza nell’applicazione Google News, il LabSicilia. Ora Il progetto Aladin, sul quale ha deciso di scommettere anche Google Dni.

Il fondo di Google Dni ha finora finanziato 559 progetti (su 5.620 candidature) in 29 Paesi europei per un totale di 115,2 milioni di euro: in questo ultimo round, il primo del 2018, sono stati stanziati 21,2 milioni di finanziamenti che andranno a 98 progetti di organizzazioni in tutta Europa. In Italia tra i vincitori, insieme con La Sicilia, ci sono big dell’editoria come Corriere della Sera e Sole24Ore.

Ma per noi, che dal 1945 a oggi abbiamo cercato di fornire ai lettori tutti gli strumenti per orientarsi nel mondo delle notizie, questo è solo un nuovo punto di partenza.

I PREMI. Dei 9 progetti finanziati in Italia dal Fondo Dni di Google, 3 sono di grandi dimensioni, 2 di medie dimensioni e 4 sono prototipi. Tra i progetti di grandi dimensioni, la Digital Edition del Corriere della Sera su smartphone (Rcs MediaGroup); Royalty – Italia, messo a punto dal Sole 24 Ore, che punta a realizzare un prodotto editoriale premium per il lettore digitale; News Juice (Adnkronos SpA), un sistema di intelligenza artificiale e un motore semantico con un archivio di oltre 30 anni di notizie.

I progetti di medie dimensioni finanziati da Google sono AI Anchor di Radio 24 (ancora del gruppo Sole 24 Ore), che punta a realizzare in modalità automatica contenuti audio di alta qualità che gli ascoltatori potranno ottenere tramite podcast personalizzati, e Aladin de La Sicilia (Domenico Sanfilippo Editore S.p.A), una rete che analizza documenti multimediali dell’archivio di giornali nella cloud.

Infine, i prototipi: Aria (ARticle Infographic Assistant), di Sicilian Communication Srl, strumento che legge e interpreta un articolo e un comunicato stampa per creare automaticamente un’infografica (realizzato in collaborazione con l’università di Catania); Istmo Paywall (di Valerio Bassan), sistema di paywall che premia la fedeltà degli utenti e la loro interazione con i contenuti; Tici ((Tracking Italian Conflict of Interest) della Fondazione openpolis, un’infrastruttura che analizza e monitora le concentrazioni del potere in Italia; Good Morning Italia, piattaforma che fornisce rassegne stampa personalizzate su assistenti virtuali e speaker intelligenti. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA