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Befana, le nove cose che (forse) non sapete sulla festa

Di Redazione |

Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, ovvero “apparizione” o “manifestazione” e solitamente chiude il periodo di vacanze natalizie.

La Befana è rappresentata, nell’immaginario collettivo, da una vecchietta con il naso adunco e il mento aguzzo, che viaggiando su di una scopa porta doni a tutti i bambini che sono stati buoni e carbone per quelli cattivi.

Originariamente la Befana era simbolo dell’anno appena passato, un anno ormai vecchio esattamente come è rappresentata la Befana. Nella tradizione cristiana la Befala è strettamente legata ai Re Magi che si recano a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino. La leggenda narra che Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme non riuscendo a trovare la strada furono guidati da una stella cometa. E giunti a Betlemme portarono a Gesù Bambino dei doni. Una tradizione piuttosto diffusa ma con differenze tra i diversi paesi e non sempre la festa cade nello stesso giorno. Chiesa cattolica si celebra appunto il 6 gennaio, in quella ortodossa invece, che segue il calendario giuliano, si festeggia il 19. Ecco però le dieci cose che forse non sapete della befana

1 Epifania deriva dal greco epifàino (che significa “mi manifesto”). Fin dai tempi antichi, inoltre, la dodicesima notte dopo il Natale era ritenuta una notte speciale dedicata alla luna, da qui il termine epifania, come manifestazione della luce lunare.

2. E’ una festa che unisce tre eventi della vita di Cristo: l’adorazione di Gesù da parte dei Magi, il battesimo di Cristo nel Giordano e il suo primo miracolo alle nozze di Cana.

3. In Francia, l’Epifania è detta Le Jour des Rois, il giorno dei re o la festa dei re. Il dolce tipico è la galette des Rois, la torta dei re, rotonda, piatta, ripiena di marzapane e di una fava o fagiolo: chi riesce a trovarla diventa re o regina per un giorno.

4. L’ Epifaniaha assunto la sua forma attuale a partire dal terzo secolo d.C. e il giorno scelto per i festeggiamenti fissato il 6 gennaio e il Natale veniva stabilito al 25 dicembre. Le due feste comunque celebrano la nascita di Cristo.

5. In Spagna, i bambini riempiono le scarpe di paglia o di grano per far mangiare i cammelli dei Re Magi e le appendono sui balconi o davanti la porta di casa. Il giorno dopo trovano biscotti, caramelle oppure regali al posto della paglia e del grano.

6. In Germania nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, i ragazzi girano segnando le case con la scritta “KMB”, le iniziali dei nomi dei tre magi e il numero dell’anno in corso, per dare il benvenuto ai magi e ricevere prosperità per tutto l’anno.

7. La Befana è una tradizione solo italiana.  La vecchia sulla scopa è una rappresentazione tipica italiana, poi diffusasi anche all’estero, anche se in maniera minore. La parola è stata coniata nel XV secolo circa.

8. La Befana simboleggia l’anno vecchio che deve essere gettato via. Le persone che esponevano fuori delle loro case il suo pupazzo, di solito lo vestivano con abiti sporchi e vecchi per poi bruciarlo con lo scopo di lasciare il vecchio alle spalle e sperare in un nuovo e prosperoso anno. L’usanza era molto diffusa soprattutto nei piccoli centri dell’Italia centrale e meridionale.

9. La Befana in Russia. Secondo il calendario ortodosso, in Russia il 7 gennaio è il giorno in cui si celebra il Natale. Secondo la tradizione, i regali vengono portati dal Padre Gelo accompagnato da Babushka, una simpatica vecchietta che lo aiuta nella distribuzione dei doni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA