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Patty Pravo, “Eccomi”, stasera a Zafferana Etnea

Di Grazia Calanna |

Patty Pravo festeggia mezzo secolo di splendida carriera con “Eccomi” tour che reca il nome del nuovo album e che stasera, alle 21.30, farà tappa all’anfiteatro comunale di Zafferana Etnea, ospite di “Etna in Scena”.

Un aneddoto legato agli albori della sua carriera artistica?«L’emozione quando ho comprato il mio primo disco! Cantavo al Piper di Torino e un pomeriggio sono andata a comprarmi “Ragazzo Triste”. Sono entrata e ho detto: mi dà il mio disco? È stato divertente».

Canta in diverse lingue. Escludendo la propria, quali sono quelle che reputa più “eloquenti” e ‘musicali’?«Il napoletano, che non considero un dialetto, ma una vera e propria lingua, e il francese».

È realmente possibile cambiare la vita che non ce la fa a cambiarci?«Certo che si può. La vita si può vivere come si vuole e si deve».

Pascal Quignard sostiene che nella musica cerca rimpianti e lacrime. Lei cosa cerca?«L’emozione».

Qual è la peculiarità del suo nuovo album?«Eccomi è il disco che mi sentivo di fare in questo momento. Un disco che parlasse d’amore in varie sfaccettature, dalle penne di Ferro, Zibba, Zampaglione, Sangiorgi, Nannini, Subsonica, Cheope, i rapper, Rachele, è uscito l’amore autorale, e io l’ho reso omogeneo con la mia voce».

C’è un testo nel quale è solita rifugiarsi?«Più che di rifugio, pensando ad ‘Eccomi’, parlerei della canzone che ha fotografato la mia anima, che è “Qualche cosa di diverso”. L’assunto è nel ritornello: tu lasciami i silenzi / e delle soluzioni fai quello che vuoi / ci sarebbe qualche cosa da fare di meglio / ad esempio la passione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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