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Riggio: «Catania e Palermo in crescita ma Compagnia pubblica siciliana fallirebbe»

Di Redazione |

PALERMO – «Quest’anno c’è stato un boom di passeggeri in Italia, 180 milioni, la maggior parte dei quali nel Mezzogiorno perché c’è stata una crescita tumultuosa di Napoli (circa 8 milioni), Catania (intorno a 9 milioni) e Palermo che ha superato i 5 milioni». L’ha detto il presidente dell’Enac, Vito Riggio, a margine di una conferenza stampa nell’aeroporto palermitano di Punta Raisi. «C’è una crescita che va sostenuta migliorando la qualità dei servizi e il trattamento del passeggeri – ha aggiunto -. Questo implica l’uso di capitali che per fortuna non sono pubblici. Gli investimenti in questo settore sono fatti con denaro delle società di gestione. E’ una scelta intelligente che andrebbe estesa anche ad altri servizi pubblici come l’autotrasporto».

«L’esperienza dimostra che Venezia, Milano e Roma da quando ci sono i contratti di programma stanno facendo un volume di investimenti miliardario. Lo stesso vale per Napoli, Palermo e Catania. Non sono ammessi ritardi perché significa penalizzare il territorio» ha concluso Riggio.

«Questo sogno può continuare a restare nel cassetto, perché tutte le compagnie fatte dal pubblico sono fallite; fare prezzi bassi a fronte di alti costi porta al fallimento». Così il presidente dell’Enac Vito Riggio ai cronisti che chiedevano un commento sulla auspicio del neo governatore della Sicilia Nello Musumeci di creare una compagnia aerea siciliana. «Il costo medio di un biglietto Alitalia – ha detto Riggio – da Palermo a Roma è di 69 euro, da Catania a Milano di 73. È chiaro che la media del costo del biglietto è fatta da chi compra i primi biglietti al costo di 50, 60, 70 euro e quelli acquistati all’ultimo minuto che costano di più». A chi gli ha chiesto cosa pensa dell’idea di istituire delle tariffe ad hoc per i residenti in Sicilia, Riggio ha risposto: «E’ un’altra stupidaggine, tutto sbagliato e tutta retorica e demagogia. La Sardegna, che ha avute le basse tariffe, oggi viene contestata, con la differenza che la Sardegna ha un milione e mezzo di abitanti, la Sicilia 5 milioni e fa tra i 15 e i 20 milioni di passeggeri».

La Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, «dovrebbe porsi due obiettivi. Innanzitutto fare un accordo con Trapani-Birgi perché questa concorrenza tra due aeroporti in territori confinanti è ridicola». Lo ha detto il presidente dell’Enac Vito Riggio a margine di una conferenza stampa all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Per Riggio «bisogna fare il sistema della Sicilia occidentale e distribuire il traffico aereo in modo razionale, in modo anche da risparmiare sui contributi che si danno alle compagnie low cost per farle atterrare qui». «L’altro obiettivo – ha aggiunto – deve essere definire l’intero programma di investimenti riordinando tutti gli interventi: ad esempio qui è previsto anche un albergo. Gli investimenti devono migliorare la capacità di attrazione perché questa parte della Sicilia può attirare il doppio del traffico che fa adesso. Se Palermo è arrivata a 6 milioni, può arrivare a 12. Stessa cosa dall’altra parte dell’Isola». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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