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Giallo del cadavere di Biancavilla, due sospettati per la scomparsa di Daniele

Di Sandra Mazzaglia |

Possibile svolta nelle indagini sulla scomparsa di Daniele Cancemi, il 29enne di Santa Maria di Licodia, di cui si sono perse le tracce lo scorso 30 agosto. La Procura ha iscritto ieri nel registro degli indagati due giovani compaesani di 25 e 38 anni. Dagli atti investigativi compiuti dai carabinieri e coordinati dal sostituto procuratore, Raffaella Agata Vinciguerra, emergono pesanti ipotesi di reato a carico dei due giovani. Si ipotizzano i reati di sequestro di persona a scopo estorsivo, minacce e omicidio aggravato. Il quadro si complica. Tutto ruota attorno agli ultimi posti frequentati e alle ultime conversazioni di Daniele prima di sparire nel nulla intorno alle 14 di quel caldo pomeriggio di fine agosto. Le ultime notizie certe si interrompono nel primo pomeriggio quando il giovane avrebbe tranquillamente detto al padre (nella loro abitazione di Contrada Serra Orto) di voler fare una doccia. Poi il vuoto.

A dare un nuovo impulso alle indagini sarebbe stato il ritrovamento, lo scorso 4 ottobre, di un cadavere, in avanzato stato di decomposizione, nelle campagne di via del Trebbiatore a Biancavilla. Al momento non vi sono elementi certi per collegare il corpo ritrovato a Daniele. Ancora, infatti, si attende l’esame autoptico e la prova del dna, accertamenti che saranno eseguiti nei prossimi giorni. Intanto l’iscrizione nel registro degli indagati era un atto dovuto per consentire alle parti coinvolte la nomina di un consulente tecnico di fiducia in vista della designazione del collegio dei medici legali, prevista per oggi alle 15,30 al Palazzo di Giustizia. Ciò che resta davvero oscuro è il movente di questo «giallo».

Evidentemente c’è sotto una raccolta di informazioni che resta segreta e che ha portato all’avviso di garanzia per sequestro e omicidio. È ancora presto per conoscere i dettagli e capire cosa sia accaduto tra questi tre giovani, Daniele, a quanto pare amici, ma fino a che punto?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA