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Arrivano novanta milioni per le strade provinciali

Di Lillo Miceli |

Adesso, però, sembra che vi siano finanziamenti sufficienti per rimettere in sesto quelle che sono state chiuse o che hanno una transitabilità limitata a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. Proprio ieri, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Pistorio, ha firmato un decreto che sblocca 90 milioni di euro, che si sommano ai 136 milioni già previsti dal “Patto per il Sud” a cui si aggiungeranno ulteriori 68 milioni del Po Fesr 2014-2020. Complessivamente, saranno disponibili per le strade provinciali circa 300 milioni.

Pistorio ha potuto sbloccare ieri 90 milioni di finanziamenti grazie all’avvio dell’Apq tra Regione, Anas, Ministero delle Infrastrutture e Agenzia per la coesione territoriale: 50 milioni provengono dal Fsc e circa 40 milioni dal Piamo operativo complementare (Poc).

«Con la sottoscrizione dell’Apq sulla viabilità secondaria – ha sottolineato Pistorio – si rafforza l’intervento della Regione a sostegno delle aree interne della Sicilia. Le ex strade provinciali, che hanno dovuto sopportare una fase di incuria, legata anche alle sofferenze amministrative delle ex province, sono fondamentali per la mobilità interna di tanti siciliani. Compito della Regione sarà ora quello di stimolare e affiancare le amministrazioni delle ex province affinché, in tempi rapidissimi, completino l’iter progettuale». Nei prossimi giorni, l’assessore Pistorio incontrerà i commissari dei Liberi consorzi comunali e i sindaci delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina per sollecitare il completamento dei progetti. Anche perché è stata lasciata alle ex province la scelta delle strade sulle quali intervenire, «secondo criteri legati alla popolazione, al chilometraggio della rete o alle esigenze specifiche delle singole province, ma anche relativamente alla presenza sul territorio di strade chiuse o limitate al traffico per riconnetterle alle arterie principali».

Nel territorio della Città metropolitana di Catania, per esempio, sono previsti interventi sulla strada provinciale che da Paternò porta all’autostrada Palermo-Catania; lavori urgenti di messa in sicurezza dei tratti della Sp24.

Non sono progetti di grandi importi e, nella maggior parte dei casi, le gare di appalto potranno essere bandite dagli stessi enti beneficiari del finanziamento.

«Sono opere – ha concluso Pistorio – di importi minori e alla portata delle piccole e medie imprese siciliane che potranno così ricevere una salutare boccata d’ossigeno. La prossima settimana incontrerò i commissari dei Liberi consorzi comunali per sollecitarli ad adeguare i progetti affinché tutte le gare di appalto possano essere bandite entro il 2016. Gli adeguamenti progettuali al nuovo Codice nazionale degli appalti, però, rischiano di diventare un freno. Sembra, comunque, che sia imminente un decreto che sancisce un punto importante: i progetti che erano considerati esecutivi con il vecchio Codice degli appalti, conserveranno questa caratteristica. Invece, quelli che non erano già stati adeguati dovranno tenere conto delle nuove regole per la trasparenza degli appalti. In Sicilia, proprio la scorsa settimana, l’Ars ha approvato una norma che prevede anche la pubblicazione sui quotidiani dei sub-appalti».

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