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Risparmio energetico, truffa da 105mln allo Stato: arresti anche in Sicilia

Di Redazione |

TORINO – Falsa documentazione attestante l’esecuzione di lavori di efficientamento energetico, in realtà mai realizzati, per ottenere contributi statali in modo fraudolento. Ruota attorno a questa ipotesi di reato l’inchiesta della guardia di finanza di Torino, che oggi ha arrestato 26 persone. Sono accusate a vario titolo di far parte di un sodalizio criminale dedito alle truffe nell’ambito della vendita dei titoli che attestano il risparmio energetico per un valore di circa 105 milioni di euro.

Truffa aggravata ai danni dello stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio le accuse contestate. Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati trecento militari in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia, sono stati sequestrati oltre quaranta immobili per un valore di circa 5 milioni di euro, altrettante auto anche di lusso e oltre 120 rapporti finanziari.

A fronte di lavori o progetti di efficientamento energetico, vengono attribuiti agli operatori che ne fanno richiesta, specifici titoli incentivanti che consentono di percepire un contributo statale.  Secondo gli investigatori, il sodalizio criminale, tramite quattro aziende, avrebbe presentato documenti falsi per attestare lavori mai realizzati. Per essere ‘ripulitì, i proventi illeciti sarebbero poi stati trasferiti ad altre società italiane ed estere (bulgare, romene, degli Emirati Arabi), operanti in diversi settori, tra cui quelli immobiliare e automobilistico. Parte del denaro è stato prelevato da sportelli bancomat nazionali con carte di debito intestate a società bulgare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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