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Funerali, preti dovranno igienizzare le mani prima di dare la comunione

Di Redazione |

ROMA Per partecipare ad un funerale occorrerà sottoporsi, prima dell’accesso al luogo di culto, ad un termoscanner e si verrà bloccati con una temperatura superiore a 37,5. La disposizione vale anche per le celebrazioni all’aperto. Al momento della Comunione sarà il sacerdote a recarsi dai fedeli (massimo 15); indosserà la mascherina e potrà distribuire le ostie sulla mano dopo avere igienizzato le proprie mani. Sono le indicazioni pratiche per i funerali che potranno essere celebrati da lunedì.

A fornire indicazioni dettagliate ai vescovi, e attraverso loro ai parroci, su come celebrare i funerali da lunedì 4 maggio è il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo in base al protocollo steso al termine del confronto di questi giorni con le istituzioni governative e il Comitato Tecnico-Scientifico.

All’ingresso delle chiese, o negli spazi all’aperto dedicati (se disponibili), ci sarà un addetto alla sicurezza che dovrà misurare la temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. E questa dovrà essere fatto anche per le celebrazioni all’aperto. L’addetto dovrà bloccare l’accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C. «Vista la possibilità di celebrare le esequie anche con la Messa, nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica si evitino spostamenti» indica mons. Russo in base all’accordo raggiunto. Sarà il sacerdote a spostarsi, indossando la mascherina e rispettano comunque la distanza.

Per quanto concerne la sanificazione, la chiesa dovrà essere igienizzata regolarmente, «mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica». Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell’aria. E’ da privilegiare la celebrazione all’aperto sia in spazi idonei, contigui alla chiesa, sia nelle aree cimiteriali dove è possibile farlo mantenendo un adeguato distanziamento fisico. La Cei invita i parroci a diramare al più presto queste disposizioni attraverso i loro canali digitali ma anche affiggendo all’ingresso della chiesa stessa appositi cartelli informativi. Occorre indicare espressamente «l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali. Si raccomandi di non accedere comunque alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali se sono presenti sintomi di influenza o vi è stato contatto con persone positive a Sars-Cov-2 nei giorni precedenti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA