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Prof sospesa, centinaia in piazza a Palermo: «E allora sospendeteci tutti»

Di Redazione |

Sono scesi per strada in centinaia per dimostrare solidarietà e vicinanza a Rosa Maria Dell’Aria, docente dell’Istituto Tecnico Industriale di Palermo, sospesa per quindici giorni dall’esercizio della professione e con lo stipendio dimezzato. Causa scatenante un elaborato prodotto dai suoi studenti in occasione della Giornata della Memoria dove hanno accostato il decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini alle leggi razziali fasciste. In piazza anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme a tanti studenti, esponenti dei sindacati, consiglieri comunali e anche l’assessore alla scuola Giovanna Marano. Due le manifestazioni organizzate in città: una organizzata dagli studenti medi davanti la Prefettura e un presidio organizzato dai sindacati davanti l’Istituto Vittorio Emanuele II di via Duca della Verdura. Le due manifestazioni si sono unite tra cori, slogan e striscioni davanti la scuola, bloccando il traffico veicolare.

Anche la Filctem Cgil Palermo, e i lavoratori del settore elettrico, chimico, gasacqua, energia, tessile e gommaplastica al presidio davanti alla scuola. “Difendiamo la libertà e il diritto di espressione – afferma il segretario generale Filctem Cgil Palermo Gabriella Messina – e siamo vicini ai docenti della scuola per il delicato lavoro che svolgono ogni giorno”.

“Io sono in piazza nell’esercizio delle mie funzioni istituzionali di sindaco che deve avere a cuore il rispetto della Costituzione e nella Costituzione è sancita la libertà di insegnamento ma anche la libertà del pensiero – ha detto Orlando – Ho disposto che venga messo sul sito ufficiale del Comune il filmato che hanno realizzato questi ragazzi che esercitano la loro libertà di espressione. Considero eversivo il provvedimento del Provveditorato agli Studi: un provvedimento incostituzionale, inopportuno e illegittimo, chiedo che venga ritirato, perchè prima viene ritirato meglio è per la credibilità delle istituzioni del nostro Paese. Sono qua per dire che la Giunta comunale ha appena approvato all’unanimità un documento di solidarietà nei confronti della professoressa ma anche nei confronti dei ragazzi che hanno manifestato la loro opinione peraltro con riferimento a un periodo vergognoso della storia del nostro paese, il nazi-fascismo che ci ha fatto vergognare di essere italiani e del quale ci siamo liberati grazie a una sanguinosa lotta di liberazione, quella che definisce il fondamento della Costituzione repubblicana italiana. La nostra Costituzione italiana si lega all’eversione verso il fascismo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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