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In Sicilia la curva è da… brivido 198 positivi (è record) e 107 guariti

Di Antonio Fiasconaro |

Palermo.Mai così tanti in un solo giorno. Da… brivido! Il bollettino diramato ieri dal ministero della Salute e dal Dipartimento della Protezione civile nazionale sulla curva dei contagi è davvero impietoso: 198 nuovi positivi. Abbattuto il precedente record di 179 contagi in un solo giorno che si registrò il 18 settembre scorso.

Ed ancora quello che preoccupa gli esperti è questa onda crescente che non vuol scendere dalle attuali tre cifre.

Dall’1 ottobre scorso quando i positivi erano stati 156 ad oggi, cioè in appena sei giorni in Sicilia il numero dei positivi è arrivato a quota 889. Troppi.

Degli attuali 198 rilevati dal ministero attraverso la Regione, due sono migranti, così come aumenta anche di una unità il numero dei decessi: ieri 322 con la vittima di Sciacca, un uomo di 72 anni, ricoverato da giorni all’ospedale “Giovanni Paolo II”. Ma, aumentano, per fortuna, anche i guariti: 107 in un giorno.

I nuovi positivi salgono a 3.448 gli attuali: 368 ricoverati con sintomi (7 in più rispetto a lunedì) e 28 in terapia intensiva (questo dato al momento resta stabile così com’era nella giornata di lunedì) e 3.052 in isolamento domiciliare. Sono invece 8.007 i casi totali (5.174 casi identificati dal sospetto diagnostico e 2.833 da attività di screening), 4.237 i dimessi guariti, con un incremento dei tamponi effettuati pari a 6.754 (4.098 in più rispetto a lunedì).

Questo, invece, il quadro per provincia: 72 Palermo, 51 Catania, 28 Trapani, 15 Caltanissetta, 12 ad Agrigento, 8 Ragusa, 7 Siracusa, 5 Messina. Zero contagi, invece, ad Enna.

«Non vi è dubbio che aumentano i positivi e che il virus circoli. Il 17 aprile scorso, in pieno periodo del lockdown, in Sicilia si contavano 237 positivi oggi 198 ma a fronte di più del doppio dei tamponi di allora – rileva il professore Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania e già componente del Comitato tecnico scientifico della Regione -. La percentuale dei ricoverati è inferiore ad allora e ancora minore è la percentuale di chi va in rianimazione e fortunatamente ancora di meno sono i decessi. Si conferma la capacità di un efficace contact tracing e di cure adeguate e tempestive ma nello stesso tempo va tenuta alta la tensione sui ricoveri – aggiunge -. Bisogna evitare il più possibile percorsi e ospedali misti e puntare sulle cure domiciliari e tenere d’occhio l’andamento dei focolai e cluster intraospedalieri che pur ci sono».

Ed ancora Pomara osserva che «il tampone rapido a mio modo di vedere va bene per le scuole e gli screening di massa come suggerisce il ministero della Salute ma non va bene per gli ospedali dove dobbiamo continuare con il molecolare per ridurre i rischi di falsi negativi. Non c’è dubbio che servono più attenzione e maggiori controlli nei locali e nei luoghi pubblici. Chi non rispetta le norme di sicurezza va sanzionato. Solo così si potrà avere la certezza di non andare verso nuovi lockdown o zone rosse».

Ed a propositi di “zone rosse”, continua a preoccupare la situazione che si sta registrando in questi ultimi giorni a Villafrati, nel Palermitano. Sono saliti a 85 i positivi, tra questi anche il sindaco e 17 nei paesi dell’hinterland.

A Palermo “porte sbarrate” anche allo stadio delle Palme (atletica), dopo che si è appresa un caso accertato di positività al Covid-19 di un congiunto di un dipendente in servizio nell’impianto di viale del Fante accanto allo stadio “Renzo Barbera”.

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