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Regionali, Grillo a Berlusconi: «Fra buffoni ci si aiuta» Renzi, il blitz siciliano trasloca: oggi alle 15 a Catania

Di Mario Barresi |

CATANIA – Sarà un tranquillo weekend di paura. Allungato, di fatto, fino al ponte di Ognissanti. La campagna elettorale siciliana si chiude col botto. Uno sbarco di big nazionali, accompagnato da pretattiche e cambi di programma per evitare gli “incroci” pericolosi. Sia fra avversari, sia fra alleati.

Partiamo dall’ultima notizia in ordine cronologico. Il blitz siciliano di Matteo Renzi “trasloca” da Palermo (dov’era inizialmente previsto in mattinata) a Catania. Il segretario del Pd sarà alle 15 sotto il Vulcano, per un evento a sostegno del candidato di centrosinistra Fabrizio Micari all’Una Palace Hotel di via Etnea.

Poco fa, sul suo blog, Beppe Grillo ha sfidato il leader di Forza Italia con un post irridente: «Buongiorno Berlusconi, mi introduco un po’ nella sua campagna politica sulla Sicilia perché so che doveva venire il 28 a Catania e il 29 a Palermo e dato che ci sono io lei ha disdetto. Quindi io mi preoccupo, perché lei deve stare tranquillo, lo faccio perché così può usare ancora quelle battute. Insomma quelle sul referendum e sulle donne, le mando magari un mio repertorio del 1995 o del 1996, da collega a collega, credo si troverà benissimo». E poi, sempre sul filo dell’ironia: «Provo piuttosto a tranquillizzarla per dirle dove non sarò in Sicilia. Così si dà una regolata. Per esempio: io sabato 28 non sarò a Ragusa, lei può andare liberamente e tranquillamente. Non sarò il 30 a Messina e il 31 non sarò né ad Agrigento né a Caltanissetta, mentre so che lei il primo novembre sarà a Palermo, mentre io ho proprio un buco. E magari potremmo scambiarci qualche battuta magari più recenti di quelle che dice lei». Il finale è una stoccata: «Questa non è una presa in giro, è un aiuto fra colleghi. Fra buffoni – dice Grillo a Berlusconi – ogni tanto ci si aiuta così».

Al di là della provocazione sul web, questo il programma del sabato e domenica siciliano di Grillo. Che si ritroverà insieme ai portavoce regionali, nazionali ed europei per una passeggiata con partenza ad Acitrezza alle 15,30 ed arrivo a Catania. «La passeggiata vedrà ovviamente la presenza di Cancelleri e Di Maio che si sganceranno però per essere puntualmente presenti ad Augusta dove è in programma un comizio alle ore 18 in Piazza Duomo. Alle 21 Grillo, Cancelleri, Di Maio, Di Battista e gli altri portavoce saranno a Catania sul palco di piazza Università dove è in programma il comizio finale del Catania-Day. Domenica 29 ottobre, Beppe Grillo e la squadra del Movimento 5 Stelle saranno a Palermo dalle ore 9.00 alle ore 22.00, dove sono in programma passeggiate, incontri ed appuntamenti i cui dettagli saranno resi noti le prossime ore», si legge in una nota del Movimento.

Silvio Berlusconi non ha ancora confermato l’ultima data fornita per l’unica convention siciliana. Dopo Catania il leader di Forza Italia aveva infatti dato forfait anche per l’appuntamento di domenica 29 ottobre a Palermo dove, oltre al fondatore del Movimento 5 stelle, è prevista invece la presenza di Matteo Salvini. Proprio questa sovrapposizione avrebbe indotto Berlusconi a rinviare al 1° novembre il suo comizio a Palermo. Dovrebbe essere alle 18 al Politeama, preceduto un pranzo con pochi fedelissimi e seguito da una passeggiata elettorale e una cena di autofinanziamento.

Confermato il programma di Salvini, che arriva in Sicilia domenica: alle 19 sarà all’Astoria Palace di Palermo, poi “apericena” ad Erice e chiude la giornata a Trapani. Starà nell’Isola per cinque giorni. «Capisco le preoccupazioni del Pd in Sicilia: fra una settimana la gente li manda tutti a casa! Sono orgoglioso di poter dare il mio contributo ai Siciliani che vogliono più lavoro e meno clandestini, più ospedali e meno sprechi. A sostegno di Musumeci presidente, per un centrodestra nuovo, onesto e concreto», tuona il leader della Lega per annunciare il suo tour siciliano. Anche Matteo Salvini farà un tour in treno, «ma non come Renzi con il Frecciarossa» perché, dice a Radio 105, «avrò l’ardire di trasferirmi da Trapani ad Agrigento. Ci si mettono otto ore, nemmeno per andare a Pechino o New York, cambiando cinque mezzi e su binario unico. Poi come si può parlare di sviluppo se strade, autostrade, porti e aeroporti sono messi così…?». Alla domanda sul Ponte di Messina, il leader del Carroccio replica: «Non dico di no a priori, però, se costruisco una casa, prima del caminetto vorrei fare la camera da letto, il bagno e la cucina…». A Salvini replica il candidato governatore del centrosinistra, Fabrizio Micari: «Vedo con grande preoccupazione la presenza per sei giorni in Sicilia di Salvini, le cui frasi contro i meridionali sono aberranti. Sta cercando di cavalcare le elezioni regionali per accreditarsi come il vero leader del centrodestra in vista delle politiche. Sono preoccupato da siciliano, non da candidato a governatore». E anche il sottosegretario Davide Faraone rintuzza il capo del Carroccio: «Noi facciamo fatti a Salvini lasciamo le sterili chiacchiere populiste senza fondamento». E ancora: «Leggere le sue dichiarazioni farebbe venire da ridere se non ci fosse da piangere. Passa con disinvoltura dal populismo alla cattiva memoria se non alla bugia – aggiunge Faraone – Farà in treno da Trapani ad Agrigento? Bene! Così potrà rendersi conto dei danni che ha fatto il governo Forza Italia – Lega Nord. Sono stati loro a togliere le risorse a Rfi ed a consegnarci una Sicilia sull’orlo del fallimento e con le infrastrutture a pezzi».

Anche Giorgia Meloni (domani e sabato a Catania) lancia la volata a Nello Musumeci: «La lista Musumeci Presidente non ha problemi sugli impresentabili. Non si può mettere in capo a lui a selezione dei singoli candidati dei partiti che lo sostengono, lui ha responsabilità sugli assessori e sulla sua squadra». «Credo invece – ha aggiunto la leader di FdI – che bisogna chiedere ai cittadini di aiutarci a fare una selezione, perché saranno loro ad andare a votare e non è vero che i politici sono tutti uguali e le elezioni sono il momento in cui i cittadini possono aiutarci a fare una scrematura dei candidati in campo. Chiediamo di non fare qualunquismo, di non dire che i politici sono tutti uguali che tanto non può cambiare niente. Chiediamo alla gente di andare a votare e di guardare i curricula, la storia, i programmi dei singoli candidati e quello che intendono fare per questa terra».

Dicevamo del blitz catanese di Renzi, previsto per oggi, anche per rispondere alle polemiche su un presunto disimpegno del Nazareno sulle Regionali. Micari, comunque, oggi ha incassato la contemporanea presenza in Sicilia di tre ministri del governo di Paolo Gentiloni.

«Se c’è buona amministrazione e competenza, anche con l’autonomia speciale, si possono portare avanti obiettivi importanti», ha detto Marianna Madia (titolare della Pubblica amministrazione) a Palermo. «Il peso di Alternativa popolare nelle elezioni siciliane è determinante. Ap ha fatto sicuramente una scelta importante candidando come vice presidente una persona di grandissima esperienza, un professore, una persona giovane che ha avuto tante esperienze come Giovanni La Via». Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Catania. «Il patto per il Sud che riguarda la Sicilia può essere rimodulato inserendo il progetto cargo per l’aeroporto di Comiso». Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, intervenendo a Comiso.

«Abbiamo la presenza continua e assidua del governo Gentiloni in Sicilia. Sono venuti quasi tutti i ministri, oggi abbiamo il piacere di avere la ministra Madia, ma nei giorni scorsi sono venuti i ministri De Vincenti, Martina, Delrio, la sottosegretaria Boschi e la ministra Lorenzin. Questo è positivo perché dimostra grande vicinanza».

Per Claudio Fava, il candidato della sinistra che secondo alcuni sondaggi arriverebbe a insidiare il candidato Pd-Ap, si muoveranno nelle prossime ore Roberto Speranza e Nicola Fratoianni, segretari rispettivamente di Mdp e Sinistra Italiana. Speranza sarà in Sicilia fino a domenica, con tappe a Palermo (domani), Nizza di Sicilia, Messina, Pedara e Catania. Fratoianni verrà sabato e resterà fino alla chiusura della campagna elettorale di Fava con un tour in tutta l’Isola al via da Alcamo e poi subito nel Palermitano. 

Twitter: @MarioBarresi

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