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Ragusa, il «giallo» del mare, analisi in regola ma la schiuma c’è

Di Valentina Raffa |

Tutti al mare. Le analisi effettuate dal laboratorio dell’Asp di Ragusa sui campioni prelevati a inizio mese dagli specchi d’acqua della fascia che comprende anche la frazione balneare di Marina di Modica, dove viene spesso e ‘non’ volentieri segnalata la presenza dell’orrenda “schiumazza”, rientrano nei parametri. È dunque tutto nella normalità stando agli esiti, ma non si può dire che “occhio non vede, cuore non duole”, dal momento che la schiuma giallognola-marroncina c’è eccome, tranne nelle giornate in cui il vento smuove le onde, e non è di certo un bel vedere.

L’amministrazione comunale non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, ma il sindaco Abbate, nei giorni scorsi ha sottolineato come in genere l’avviso avvenga solo in caso di rilevamento in acqua di qualcosa che non va al fine di consentirgli, quale massima autorità sanitaria sul territorio, di emettere apposita ordinanza di divieto di balneazione. Dopo le recenti segnalazioni dell’orrenda schiuma giallognola-marroncina a fare capolino sin da metà mattino in acqua, o sotto forma di lunga striscia o a chiazze sparse, il sindaco Abbate aveva chiesto all’Asp di Ragusa e all’Arpa di effettuare nuovi campionamenti e dunque nuove analisi più approfondite rispetto a quelle che vengono condotte di routine, con particolare attenzione ai depuratori dei Comuni limitrofi e alle aziende del settore industriale. Abbate ha anche sollecitato i due organismi, chiedendo di informare l’ente pubblico sugli esiti.

“Abbiamo effettuato i campionamenti il 5 luglio, dunque prima ancora che il sindaco scrivesse la lettera in cui chiedeva ulteriori controlli – dice il direttore del laboratorio di sanità pubblica dell’Asp 7, Giuseppe Lavima -. Non abbiamo rilevato nulla fuori dalla norma”. Malgrado le rassicurazioni, il giallo permane, quello della ‘schiumazza’ e il mistero sulla sua composizione. Nessuno, in anni di presenza in mare della chiazza sempre negli stessi specchi d’acqua, a rovinare il bagno di turisti e vacanzieri, ha mai messo nero su bianco, carte alla mano, di cosa sia fatta. Anche questo resta un arcano. Qualcuno invece si è lanciato in teorie, come quella che vuole la “schiumazza” la risultanza della putrefazione di di alghe. Sarebbe certamente più semplice, col risultato di parlare di fatti e non di supposizioni, effettuare dei campionamenti proprio della chiazza e dire con certezza cosa la componga.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA