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Serie A, il Palermo retrocesso batte e inguaia il Genoa

Di Alfredo Zermo |

PALERMO – Potrebbe essere fatale il Palermo per il Genoa. I rosanero, dopo aver vinto in rimonta all’andata a Marassi, vincono anche al Barbera per 1-0. Il rocambolesco gol di Rispoli mette nei guai Juric che adesso sente il fiato sul collo del Crotone che ha rosicchiato altri tre punti. Un finale di stagione incandescente per i liguri che di certo non si aspettavano un campionato così disastroso.

Bortoluzzi nella penultima al Barbera in serie A fa esordire Ruggiero (classe 2000) e mette davanti Diamanti e Nestorovski. Juric rinuncia a Simeone e mette la coppia d’esperienza Pandev-Pinilla. La partita non regala spettacolo. Basso tasso tecnico e stanchezza da fine stagione le cause principali della quasi assenza di gioco. A movimentare (si fa per dire) la partita arriva il gol del Palermo al 13′. Su calcio d’angolo, Lamanna respinge di pugno e la palla finisce sulla testa di Rispoli. Sul pallonetto, il portiere blocca ma dietro la linea di porta.

Juric corre ai ripari e cambia modulo inserendo Palladino per Cataldi. La rivoluzione tattica non dà però risultati concreti con il Genoa che non è quasi mai pericoloso. Tantissimi errori da entrambe le parti.

Solo alla mezz’ora i liguri si rendono conto che rischiano di finire in serie B con il Palermo e si danno una mossa. Pandev calcia a botta sicura, ma Aleesami respinge con il volto. Un minuto più tardi Fulignati esce male e consegna la palla a Pinilla che si divora la rete. Ancora più clamoroso l’errore di Nestorovski all’inizio della ripresa. Al 5′ il macedone, a porta vuota, non impatta la sfera su perfetto cross di Rispoli. Scampato il pericolo, il Genoa si rilancia in avanti alla ricerca del pareggio. Il più fresco è Simeone, inserito al 10′. L’unico ad avere qualche idea lì davanti. Il più pericoloso è però l’ex Rigoni che sfiora il gol al 28′. Il suo destro a botta sicura viene respinto da Cionek.

I rosanero soffrono dietro e puntano tutto sulle ripartenze. Al 30′ Sallai rischia gli impropreri dei duemila del Barbera per un gol già fatto trasformato in un passaggio a Lamanna. Dieci minuti più tardi l’ungherese nemmeno prende la palla. Nel frattempo il Genoa tenta gli ultimi, disperati, attacchi senza fortuna. Al 2′ di recupero sembra arrivato il momento giusto con il colpo di testa di Laxalt, ma Fulignati fa la prima cosa giusta della partita e respinge. Vittoria d’orgoglio del Palermo che non serve però a nulla. Brutta disavventura invece per il Genoa che esce tra i fischi dei 500 sostenitori arrivati a Palermo. Adesso la zona retrocessione è a due punti. 

«Non ho molto da dire, abbiamo regalato un gol e la partita in maniera incredibile – ha detto il tecnico genoano Juric -. E’ difficile capire come ha fatto Lamanna a prendere gol, ora dobbiamo pensare alla prossima partita». Il Palermo ha opposto una blanda resistenza, eppure gli uomini di Juric non sono riusciti a segnare nemmeno un gol. «Noi abbiamo trovato una retrocessa che si è comportata come una squadra retrocessa – ha spiegato – non ci ha dato una battaglia enorme. Hanno fatto una partita normale però non riesco a pensare al gol che abbiamo subito oggi, evidentemente dentro i giocatori c’è qualcosa che manca che non riesco a spiegare. Quando perdi una partita del genere ti fai tante domande ma non mi sento di incolparmi per qualcosa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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