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Gentiloni: «Palermo capitale della cultura occasione di rilancio per la città e l’Isola»

Di Redazione |

PALERMO – «Ci stiamo occupando delle emergenze sul fronte della crisi idrica e sulla questione di rifiuti a Palermo, all’insegna di quello che deve essere la proficua collaborazione tra enti istituzionali». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, nella cerimonia di apertura di Palermo Capitale della cultura al Teatro Massimo di Palermo. «Non perché siamo qui – ha proseguito – ci siamo dimenticati dei problemi, ma Palermo Capitale della cultura è l’occasione per rilanciare questa straordinaria città e tutta l’isola». 

«E’ un’occasione – ha detto ancora Gentiloni – per tutti gli italiani cui non sfugge la realtà di una città che ha sofferto e che certamente non ha del tutto superato difficoltà sociali, che è stata anche al centro di lutti, minacce, che è stata in qualche modo costretta a convivere con stereotipi a livello nazionale e internazionale. Ma è una città che sta cambiando, proiettata al futuro. Questa è una occasione per dire grazie Palermo, gli italiani sono orgogliosi di questa città». 

«Lo dico perché questo sentimento di rinascita con le straordinarie radici di cultura e di civiltà è un sentimento che fa bene alla Sicilia e all’Italia intera», ha aggiunto il premier, secondo il quale «abbiamo avuto un 2017 molto importante per la Sicilia: il G7 di Taormina verrà ricordato perché la meraviglia di quella realtà siciliana è stata presentata al mondo con l’eccellenza anche dal punto di vista organizzativo. E’ stato un biglietto da visita straordinario per la Sicilia in grado di abbattere vecchi stereotipi».

In platea c’erano le massime autorità istituzionali: il presidente della Regione Nello Musumeci con molti suoi assessori, il presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè, il padrone di casa e sindaco di Palermo Leoluca Orlando e decine di sindaci e amministratori dei comuni siciliani con indosso le fasce tricolori.

Durante la cerimonia è stato presentato anche il logo ufficiale di Palermo Capitale italiana della cultura 2018, firmato dalla  palermitana Sabrina Ciprì, 22 anni, allieva dell’Accademia di Belle arti e della cattedra di Design grafico guidata da Fausto Gristina. Il logo è formato da quattro «p»: quattro sono i canti delle Teatro del sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa: arabo, ebraico, fenicio e greco. Ciprì sarà premiata con una borsa di studio di mille euro e uno stage da Gomez & Mortisia che si è aggiudicata la campagna di comunicazione per la serie di eventi di Palermo Capitale della cultura.

 «Per la prima volta ci sono 43 istituzioni che partecipano al tavolo per Palermo Capitale della cultura seguendo un programma condiviso. Palermo è la città al mondo che negli ultimi 40 anni è cambiata di più culturalmente», ha detto dal canto suo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

«Tante culture qui sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo – ha proseguito – Quest’anno sarà possibile mettere alla prova le eccellenze palermitane. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Uno degli elementi caratteristici è che le periferie saranno più coinvolte del centro. Vogliamo abolire il termine periferie». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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