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Cts, Angelini contro Schifani: «Ascolta gente ostile alla Commissione»

Il rimprovero dell'ex presidente della Commissione tecnica specialista al presidente della Regione

Di Redazione |

«E’ grave che Schifani subito dopo il suo insediamento non abbia sentito il dovere istituzionale di ascoltare gli uffici della Regione siciliana, anziché basarsi dilettantescamente della narrazione di alcune imprese che operano nel campo dei rifiuti, della cavazione o nell’edilizia che nutrivano sentimenti ostili al Cts, responsabile di aver spezzato l’antica consuetudine che costoro avevano nel decidere l’esito di alcune procedure di valutazione ambientale».

L’ex della Cts

Lo dice in una nota l’ex presidente della Commissione tecnica specialistica (Cts), Aurelio Angelini. «Schifani mi “mascaria” come “nervoso” e non “rassegnato”, asserendo che le mie accuse sono dovute dalla delusione per un fantomatico mancato rinnovo alla carica di presidente della Cts. Tutto ciò è destituito da ogni fondamento – aggiunge Angelini -. Poco dopo l’insediamento del governo, ho incontrato l’assessore Pagana, che nomina il presidente della Cts, mettendo a disposizione fin da subito il mio mandato e preannunciando l’invio delle mie dimissioni, subito dopo formalizzate il primo dicembre del 2022, a mezzo Pec, e quindi, non ho aspettato come afferma Schifani lo scadere del mio mandato, il 31 dicembre, per poi sperare in una sua indulgenza. Nè richiesta e nè auspicata. In ogni caso non avrei mai accettato di proseguire nel mio mandato, ritenendomi del tutto incompatibile con l’inquilino protempore di Palazzo d’Orleans, soprattutto per aver esposto al pubblico ludibrio ingiustamente la Cts e il dipartimento Ambiente».

Inoltre, prosegue Angelini, «per quanto riguarda il fatto che non avrei avuto ‘esperienza e autorevolezza nel settore, sicuramente non ho la mente di Schifani ma sono in grado di leggere i messaggi che mi ha voluto inviare». E «quanto alla mia autorevolezza nel settore delle valutazioni ambientali, parlano i ruoli accademici e istituzionali le pubblicazioni e i ruoli scientifici che ricopro». «Quanto all’accusa che mi rivolge di provenire dall’associazionismo ambientalista, di questo vado a testa alta – conclude -. Sono coloro che hanno sostenuto e difeso i distruttori dell’ambiente e i palazzinari che devono vergognarsi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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