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IL CASO

I migranti e D’Agostino, il forzista che non sta col centrodestra: «FI non doveva avallare le scelte del ministro Piantedosi»

Il deputato acese all'Ars: «Mi sono certamente fatto qualche nemico a destra, ma la cosa non mi preoccupa»

Di Redazione |

Non è il primo caso e non sarà certamente l'ultimo. Il più clamoroso fu certamente quello di Stefania Prestigiacomo, parlamentare di Forza Italia, che si recò a bordo della Sea Watch 3 con l'esponente dell'estrema sinistra Nicola Fratoianni quando la barca fu stoppata e tenuta al largo della Sicilia per diversi giorni dall'allora ministro Matteo Salvini. Una storia che si è ripetuta in questi giorni con il neo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

E anche in questo caso c'è un parlamentare di Forza Italia che esprime il suo dissenso dalle scelte di quella coalizione di centrodestra di cui fa parte. Ieri D'Agostino si è ritrovato sul molo del porto di Catania a chiedere di far sbarcare i migranti soccorsi dalle navi delle ong Geo Barents e Humanity 1.

 «Ieri la scelta l’ho fatta d’istinto – ha racconato oggi -. Rientravo da Palermo per le formalità prima dell’insediamento, e ho sentito di dover andare al porto di Catania. Semplicemente per testimoniare che io non la pensavo come il governo Meloni, e che l’essere stato candidato ed eletto in Forza Italia creava certamente dei dubbi. Che andavano spazzati via». 

«D’altra parte – ha spiegato  – come è possibile che un partito iscritto al Ppe possa avere posizioni simili? È stato un clamoroso errore aver acconsentito alle decisioni di questo nuovo ministro dell’Interno. Io ho voluto dire, in piena libertà di mandato parlamentare, che la pensavo diversamente. Senza retorica e senza giri di parole, ho parlato di disumanità, di propaganda, di numeri falsi, di linguaggio neppure fascista, ma nazista: "carico residuale" e "selezione" sono termini che non si possono accostare ad esseri umani, forse neppure ad animali. Poi – sottolinea D’Agostino – la ragionevolezza ha prevalso, sono scesi tutti a terra e il pretesto dei "disturbi psichici" ha consentito di salvare la faccia del Governo, che rimane però di bronzo! Ma che soddisfazione sapere di aver dato testimonianza ad una causa giusta: chi si è premurato di difendere queste folli decisioni è stato battuto sul campo della civiltà, dell’umanità e dell’intelligenza. Ii non le ho mandate a dire e mi sono certamente fatto qualche nemico a destra, ma la cosa non mi preoccupa».

«Sono invece preoccupato – ha concluso il deputato di Fi al'lArs – per il silenzio del presidente della Regione, anche perché la questione fatalmente si riproporrà. Spero non sia questa la nuova stagione dell’omologazione culturale e dei nuovi camerieri a pieno servizio. Viva la Libertà e la Democrazia».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA