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Migranti, Salvini all’hotspot di Lampedusa: «Non è degno di un Paese civile, spero che la Lega torni al Viminale»

Il leader della Lega sull'isola delle Pelagie per un tour elettorale: «Questa è la porta d’Europa, non il campo profughi d’Europa»

Di Redazione |

«L'obiettivo è riportare l'hotspot di Lampedusa, che è il più grande centro d’accoglienza di Europa, a dimensioni civili, come già facemmo in passato. Nel 2018 e 2019, l’immigrazione era già sotto controllo, il contrasto ai trafficanti di essere umani e scafisti era assolutamente effettuato. Avevamo dimezzato il numero di dispersi e morti in mare e in questo centro invece di arrivare a punte di 1.500 ospiti, ammassati per terra che non è trattamento degno di un paese civile, arrivavano alcune decine di persone». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver visitato l’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa.

«Vogliamo controllare, proteggere i confini, dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra, che è una minoranza di chi arriva qui – ha aggiunto – . Ho parlato con il sindaco di Lampedusa e dietro questo centro ci sono enormi problemi: di rifiuti, di acqua, di tasse, di salute. C'è un elicottero dell’elisoccorso. Se c'è bisogno di portare in Sicilia uno degli ospiti dell’hotspot, per i lampedusani e turisti l’elicottero non c'è. Siamo al lavoro per una legge sulle isole minori, non solo Lampedusa, che hanno problemi di salute, scuole, tasse. Stiamo lavorando per azzerare le accise sul carburante e sul gas per Lampedusa e Pantelleria fino al 2023. Il tema immigrazione può essere tenuto sotto controllo». 

«Lampedusa è la porta d’Europa, non il campo profughi d’Europa – ha detto ancora -. Approfitto di questa occasione per invitare tutti coloro che potranno farsi qualche giorno di vacanza quest’estate a venire a Lampedusa che è una terra stupenda, accogliente. Lampedusa ha il record mondiale di accoglienza con chi sbarca e con i turisti. Non c'è nessun problema di ordine pubblico, di sicurezza o di Covid».

Alll’hotspot di contrada Imbriacola sono presenti, dopo gli ultimi trasferimenti di 50 a Pozzallo e 50 Porto Empedocle, poco meno di 600 migranti. «Mi piacerebbe, lo dicevo ai poliziotti durante la visita, che questo centro, fra qualche mese, potesse essere chiuso perché c'è tanta gente che potrebbe far altro e ci sono soldi che potrebbero essere spesi in altra maniera e il controllo dell’immigrazione, lo abbiamo dimostrato con la Lega al Governo, si può fare».

In merito all’apertura del nuovo centro d’accoglienza a Pantelleria e delle previsioni non buone in merito a nuove, massicce, ondate di sbarchi, Salvini ha detto: «Se al ministero dell’Interno c'è qualcuno che non fa il suo, è chiaro che rischiamo di arrivare a 100 mila arrivi il 31 dicembre».

«Siamo tornati a record poco invidiabili e il mio obiettivo è andare a chiudere i centri perché l’immigrazione tornerà ad essere controllata, qualificata, regolamentata. L'obiettivo è di avere dei centri per presentare domande di asilo politico, chi ha diritto viene accolto, ma non per terra, sbattuto su un materasso con 40 gradi all’ombra, – ha sottolineato – . Viene accolto da Paese civile, chi non ha diritto non parte neanche». 

«Alcuni ministri, Economia, Esteri e Giustizia, voglio indicarli prima del 25 settembre. Conto che al Viminale possa esserci un ministro della Lega perché i decreti di sicurezza li abbiamo scritti noi. Io andrò invece dove mi mandano gli italiani».

Il leader della Lega, Matteo Salvini, nel piazzale dell’hotspot di Lampedusa, incalzato dai giornalisti, pensa alle prossime elezioni e alla composizione del Governo. «Gli italiani votano il 25 settembre, mancano 52 giorni. Girerò tutta Italia portando proposte, non insulti e mi sono riproposto di non rispondere alle provocazioni quotidiane di Letta, Renzi, Calenda e Di Maio. Porterò proposte – ha aggiunto – . Le proposte della Lega valgono più di altre perché in buona parte le abbiamo realizzate: fermare la Fornero, l'obiettivo di quota 41 è a portata di mano, la flat tax per due milioni di partite Iva vogliamo estenderla, la pace fiscale l'abbiamo parzialmente fatta al Governo, adesso va generalizzata su tutte le cartelle esattoriali». 

«Sul tema sicurezza – ha sottolineato Salvini -, l'immigrazione è solo una parte. Sicurezza significa lotta alla mafia, alla droga, vuol dire lotta alle aggressioni e discriminazioni. Penso, in merito all’immigrazione, che nel 2018 e 2019, l’Italia fosse un Paese più sicuro, protetto, più europeo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA