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Trasporto pubblico urbano a Ragusa, Angelica (Iv): “Il sindaco faccia sentire la propria voce a Palermo”

Ultima corsa dell'Ast prevista per il 31 marzo: "Il primo cittadino procacci i fondi necessari per sopperire a una carenza pesante"

Di Redazione |

“La decisione della Regione di interrompere il servizio pubblico di trasporto urbano nella città di Ragusa è sicuramente un colpo basso, ancor di più perché va a intaccare le fasce deboli della nostra città, cioè gli anziani e chi magari si trova costretto a muoversi con i mezzi pubblici”. Lo dice il coordinatore cittadino di Italia Viva Ragusa, Filippo Angelica, che esprime rammarico per il fatto che “un’azienda siciliana a partecipazione regionale, e sto parlando naturalmente dell’Ast, non sia riuscita a ottenere un management adeguato dalla stessa Regione che l’ha lasciata andare al proprio infausto destino, verso, insomma, un inesorabile declino”.

Un carrozzone della politica, a dirla tutta – aggiunge Angelica (nella foto sopra) – di cui nessuno sentiva più il bisogno. A questo punto, però, chiediamo al sindaco di Ragusa, nella sua qualità di uomo politico espressione del civismo, così come dice di essere, di non rimanere con le mani in mano. Anzi, gli chiediamo di recarsi a Palermo, di protestare, ma non solo. E’ necessario che il primo cittadino possa andare a procacciarsi i fondi che la Regione, a questo punto, visto che ha deciso di sopprimere il servizio, deve mettere a disposizione per sopperire a tale carenza. Se il sindaco compirà questa scelta, ovviamente non potremo che sostenerlo, appoggiarlo. Quindi, Cassì si faccia promotore di un incontro a Palermo così da animare un percorso che ci vedrà senz’altro partecipi. Naturalmente, riteniamo che, a fronte di tutto ciò, non possa rimanere senza fare niente e nemmeno si possa subire supinamente questa scelta. Sarebbe assurdo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA