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Ucraina, il direttore di Avvenire Tarquinio agli studenti di Siracusa: “Aggiungere armi alimenta la guerra”

L’incontro “Sii pace”, organizzato dalla pastorale giovanile della diocesi aretusea sul tema della crisi ucraina.

Di Massimiliano Torneo |

“La prima menzogna è dire che aggiungere armi alla guerra significa farla finire: significa alimentarla, purtroppo, e farla continuare”. Ha detto anche questo ieri mattina il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio, a una platea di oltre 4mila studenti delle scuole superiori di Siracusa riuniti al santuario della Madonna delle lacrime per l’incontro “Sii pace”, organizzato dalla pastorale giovanile della diocesi aretusea sul tema della crisi ucraina.

Chiamato a intervenire in videoconferenza, su guerra e informazione Tarquinio ha detto: “La prima delle fake news sulla guerra è che sia eroica: è la malattia che appesta la vita dell’umanità dall’inizio del suo cammino. Le fake news – ha proseguito – sono le armi che tutti i signori della guerra hanno usato nel corso della storia e tanto più nel nostro tempo di comunicazione diffusa e digitale. In ogni guerra c’è un gioco delle propagande che tende a condizionare lo sguardo di chi dovrebbe essere soltanto inorridito di fronte a quel che accade e dovrebbe saper invocare solo la fine delle ostilità e delle violenze. Quindi – qui il passaggio sulle armi – la prima menzogna è dire che aggiungere armi alla guerra significa farla finire: significa alimentarla, purtroppo, e farla continuare”.

Sulla propaganda ha aggiunto: “Servirebbe la decenza da parte di chi fa informazione di non usare toni trionfanti. E di non parlare, quando c’è una guerra, delle parti in causa come di buoni e cattivi. Ci sono gli aggrediti e ci sono gli aggressori, anche in questa guerra, ma in tutte le guerre ci sono vittime, da una parte e dall’altra”. In collegamento da Kiev è intervenuto il direttore della Casa salesiana “Maria Ausiliatrice” della capitale ucraina, Maksym Ryabukha. Tra gli ospiti, anche il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo. A fare gli onori di casa l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto e il segretario della pastorale giovanile don Santino Fortunato. Oggi, 13 aprile, un servizio sull’edizione cartacea de La Sicilia, pagine di Siracusa. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA