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L’agroalimentare una colonna dell’economia italia: il settore vale 170 miliardi

Di Redazione |

Il settore agroalimentare nel suo complesso è un autentico pilastro dell’economia reale italiana: nell’ambito della produzione di beni (intesa come somma del settorere primario e della manifattura) è primo in termini di occupazione, produzione, valore aggiunto. Ma è anche un settore molto attivo negli investimenti e i suoi prodotti costituiscono un’importante voce di spesa delle famiglie italiane (oltre 170 miliardi, ovvero circa un decimo del prodotto interno lordo). E’ quanto emerge dal rapporto Edison e della Fondazione Argentina Altobelli presentato oggi alla VII Congresso nazionale Uila-Uil. Il rapporto analizza la rilevanza del settore agroalimentare nell’economia italiana e nel contesto europeo.  Primo per occupazione, con 1,4 milioni di occupati (di cui 483mila nelle industrie degli alimentari, vini, bevande e tabacco; e 925mila nell’agricoltura, silvicoltura e pesca) davanti a settori come la metallurgia e prodotti in metallo (690mila occupati); macchinari e apparecchiature (480mila), tessile, abbigliamento e pelletteria (465mila); mobili e altre industrie manifatturiere (447mila).  Primo per valore della produzione, con 205 miliardi di euro (di cui 144 generati dalle industrie della trasformazione alimentare e 81 dall’agricoltura, silvicoltura e pesca). Seguono i settori della metallurgia e prodotti in metallo (154 miliardi), i macchinari e apparecchiature (130 miliardi), i mezzi di trasporto (93 miliardi), il comparto tessile, abbigliamento, pelletteria (86 miliardi).

Primo per valore aggiunto, con 65 miliardi di euro (di cui 30 fanno capo alla componente industriale e 35 alla componente agro), davanti a metalli e prodotti in metallo (50 miliardi), macchinari e apparecchiature (37 miliardi), mobili e altre industrie manifatturiere (25 miliardi), prodotti in gomma e plastica e piastrelle ceramiche (25 miliardi). Primo per investimenti fissi lordi, con 18 miliardi di euro investimenti nell’economia reale (di cui 8 miliardi realizzati dal comparto della trasformazione industriale e 10 dall’agricoltura, silvicoltura e pesca), un valore superiore a quello dei mezzi di trasporto (10 miliardi), della metallurgia e prodotti in metallo (10 miliardi), dei macchinari e apparecchi (8 miliardi), dei prodotti in gomma e plastica e piastrelle ceramiche (7 miliardi).  Primo per investimenti in impianti e macchinari, per un valore di 12 miliardi di euro (di cui 6 effettuati dalla componente agro e altri 6 dalla componente industriale), anche qui superiore a quello della metallurgia e prodotti in metallo (8 miliardi), dei prodotti in gomma e plastica e piastrelle ceramiche (5 miliardi), dei mezzi di trasporto (5 miliardi) e dei macchinari e apparecchiature (4 miliardi).  Inoltre, all’interno del settore agroalimentare mondiale ed europeo, l'Italia gioca un ruolo di primo piano sia per le produzioni agricole di qualità sia per i prodotti delle industrie alimentari, dei vini e delle bevande e del tabacco, tanto che alcune leadership europee in campo mondiale sono possibili soltanto grazie al contributo specifico italiano  (Arm/Adnkronos) COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA