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Speciale settimana santa

Adrano, spettacolare Diavolata in piazza Umberto

La domenica di Pasqua il dramma religioso scritto da don Anselmo Laudani che si rappresenta da 260 anni

Di Salvo Sidoti |

Cresce l’attesa ad Adrano per l’appuntamento clou della Settimana Santa previsto per la domenica di Pasqua. Si tratta della tradizionale “Diavolata”, il dramma religioso scritto da don Anselmo Laudani che si rappresenta in piazza Umberto da 260 anni, davanti a migliaia di persone che giungono in città da tutte le province siciliane. E l’appuntamento si rinnoverà anche domenica 9 aprile alle 12 e alle 20.

E’ l’evento più spettacolare e atteso della Pasqua adranita ma prima si svolgeranno le struggenti processioni che caratterizzano i riti che fanno della Settimana Santa di Adrano una delle più affascinanti in Sicilia; eventi intrisi di grande spiritualità e tradizione che si rinnovano da secoli e in cui si indentifica la comunità adranita. L’apertura della Settimana Santa è affidata alla manifestazione che si svolge la Domenica delle Palme, è la rappresentazione sacra della Via Crucis Vivente che da decenni vede protagonisti i giovani dell’oratorio Maria Santissima del Rosario ormai entrata a fare parte integrante del calendario ufficiale degli eventi pasquali. L’appuntamento è per oggi alle 18 in piazza Umberto per l’avvio della rappresentazione che si snoda lungo un percorso cittadino che culminerà qualche ora dopo nel commovente momento della crocifissione nella scalinata del santuario di Maria Ausiliatrice.

Il programma per martedì 4 alle 20 nel quartiere Cuore Immacolato si svolgerà “La Via Crucis vicariale”, presieduta dall’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna. La Settimana Santa entrerà nel vivo con la processione del Giovedì Santo, quella del Cristo alla Colonna. La seicentesca statua del Cristo morente uscirà dalla sua chiesa di San Sebastiano alle 18 per poi rientrare a tarda notte. A portare a spalla il fercolo sono i devoti che si alternano nel lungo percorso cittadino, con una andatura lenta e sofferta, quasi a riprodurre le sofferenze di Gesù legato ad una colonna e pieno di lividi: è questa l’immagine più struggente e dolorosa della Pasqua adranita, con la processione che avanza lenta, tre passi avanti e due indietro per rappresentare il tormento che porterà il figlio di Dio alla Croce.

Il Venerdì Santo è il giorno delle due processioni, quella mattutina della Madonna Addolorata. Alle sette il simulacro della Madonna attraverserà le vie cittadine alla ricerca del Figlio, a caratterizzare il corteo la presenza di tante donne che per un lungo tratto portano il fercolo, tra i portatori da sottolineare anche la presenza di artigiani e barbieri. La seconda processione del Venerdì Santo è quella del Cristo Morto. Alle 20 dalla chiesa di Sant’Antonio Abate, il fercolo sarà portato a spalla dai componenti della confraternita Maria Santissima degli Agonizzanti, con loro nel lungo corteo anche le altre confraternite cittadine, associazioni e rappresentanti delle istituzioni e della Forze dell’ordine.

E’ la processione più solenne della Settimana Santa con la toccante immagine del Cristo Morto che attraverserà il cuore della città, si fermerà più volte per l’esecuzione di “Di mille colpe reo”, il canto funebre dal grande effetto emotivo eseguito da un coro di fedeli accompagnato dalla banda musicale. Da evidenziare che anche quest’anno nella chiesa che ospita il simulacro del Cristo Morto è stata realizzata una installazione artistica per il Santo Sepolcro visitabile dalle 18 di giovedì.

Si avvicina cosi il giorno gioioso della domenica di Pasqua che ad Adrano ormai è sinonimo di “Diavolata”. In mattinata le processioni dei simulacri del Santissimo Salvatore, della Madonna e dell’Angelo, giungeranno nella piazza intorno alle 12, quando è ormai tutto pronto per la rappresentazione del dramma religioso.

Sul palco in piazza Umberto si fronteggeranno il Bene e il Male, protagonisti attori dilettanti: da una parte i personaggi di Lucifero, Asterot, Belzebub e della Morte e dall’altra l’Arcangelo Michele e l’Umanità. Alla fine di una coinvolgente sfida dalla forte carica emotiva, recitata in Italiano antico, trionfa il Bene. Il momento più spettacolare arriva quando la “Morte” ferita spezza l’arco e lo lancia tra la folla. Dopo la “Diavolata” seguirà l’”Angelicata” che fa parte dello stesso dramma religioso. Solo la “Diavolata” verrà replicata la sera della domenica di Pasqua alle 20, è molto più suggestiva grazie ad un gioco di luci e colori.

«In generale tutta la Sicilia ha una forte tradizione legata alle celebrazioni pasquali, ma in particolare ad Adrano – dice il sindaco Fabio Mancuso – si celebrano eventi unici come le rappresentazione della Diavolata. Da cittadino prima che da sindaco ho un forte legame con le manifestazioni pasquali, che oltre alla valenza religiosa hanno una forte caratterizzazione culturale che identifica la nostra comunità con tradizioni centenarie. Invito chi non lo avesse ancora fatto a recarsi ad Adrano nel periodo pasquale, per partecipare alle nostre tradizioni con grande beneficio della mente e dell’anima».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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