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Se l’arte diventa volano per il turismo

Il ritorno dell'arte rinascimentale a Paternò, guidato dalla Fondazione Federico II e dalla visione di Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars, unisce Italia e Spagna in un tributo alla pittrice cremonese e al suo impatto storico e civico.

Di Redazione |

«La Fondazione Federico II – sottolinea Gaetano Galvagno, Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II – è attenta all’obiettivo della valorizzazione, a partire da quel patrimonio artistico e ideale che artisti eccezionali come Sofonisba hanno lasciato alla nostra isola. Far rientrare la Madonna dell’Itria a Paternò è stato un passo significativo ma rappresenta un punto di partenza, non vogliamo limitarci a custodire. Infatti negli ultimi mesi abbiamo iniziato a sviluppare focus per diffondere la conoscenza di un’artista unica come la Anguissola che a Paternò visse cinque anni. Così il mondo della cultura e dell’arte tornano a puntare gli occhi su Paternò e a immaginare una programmazione condivisa che punti al turismo di qualità coinvolgendo tutto il comprensorio».

La Sicilia, al pari di Cremona – terra natìa della pittrice –, sente l’opera di Sofonisba quale patrimonio anche identitario. Non è un caso dunque che la Fondazione Federico II abbia scelto di sostenere questa importante operazione culturale promossa, in prima battuta, dall’ex Monastero della SS. Annunziata, dall’associazione “Amici di Sofonisba” e dal Comune di Paternò. Un interesse nei confronti della pittrice cremonese già esplicitato nel 2021, quando Gaetano Galvagno come deputato questore faceva parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Federico II. È stata sua la sensibilità di proporre un progetto di valorizzazione con l’Istituto di cultura spagnola Cervantes.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Federico II nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo, ufficializzò di fatto il ritorno a Paternò dell’opera della Madonna dell’Itria, dopo essere stata al centro di importanti mostre a Cremona e in Spagna. La chiave di lettura proposta nel convegno realizzato dalla Fondazione ha contribuito a evidenziare l’apprezzamento per l’artista anche in Spagna: a quel primo appuntamento fu invitata l’esperta Leticia Ruiz Gómez, oggi direttrice delle Collezioni Reali del Patrimonio Nazionale di Spagna, figura di spicco del Cuerpo Facultativo de Conservadores de Museos, destinato al Museo del Prado, dove per più di vent’anni è stata a capo del Dipartimento di Pittura Spagnola del Rinascimento e dell’Area delle Cornici.

All’incontro a Paternò si rinnova la presenza della massima studiosa della pittrice rinascimentale Sofonisba Anguissola, definendo così un tratto dall’elevato profilo internazionale. Paternò diventa, in questo modo, insieme a Cremona, Palermo e ovviamente la Spagna, un riferimento obbligato per coloro che intendono approfondire l’opera di Sofonisba. Gaetano Galvagno pone l’accento anche sul ruolo civico che eventi di siffatta caratura portano con sé. Sofonisba Anguissola infatti con il suo impegno fu una delle voci che contribuirono all’avanzata nel cammino difficile che consentì anche alle donne di essere protagoniste nell’arte e nella storia.

L’incontro culturale di Paternò, in programma oggi venerdì 12 aprile alle 17:00 presso l’ex Monastero di San Francesco alla Collina, si intesta proprio questo fine: ricordare il valore della donna e dell’artista e portarla agli onori di una cronaca storica e artistica odierna quale patrimonio comune da valorizzare permanentemente.

a cura della DSE PubblicitàCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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