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Il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi show” fa tappa al Massimo di Palermo

Di Salvo Barbasso |

In quasi due ore di spettacolo ripercorrono la loro storia, con l’entusiasmo e la passione che da sempre li accompagna. “Massimo Lopez e Tullio Solenghi show” saranno al teatro Al Massimo di Palermo dal 22 novembre al 1 dicembre, con uno spettacolo già ampiamente collaudato, dai toni eclettici e graffianti, che è la sintesi di un binomio che dura da 35 anni, una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni e interazione con il pubblico. “Condividiamo con il pubblico duetti vecchi e nuovi – spiegano i due – una simbiosi totale che tocca il suo apice nel ricordo di Anna Marchesini, la cui presenza in scena ha una valenza emozionale unica, ci saranno i nostri cavalli di battaglia, nuovi personaggi, la musica dal vivo della Jazz Company diretta dal Maestro Gabriele Comeglio, insomma, un vero e proprio grande Show”.

Entrambi sono molto legati alla Sicilia, ogni volta che vengono a fare uno spettacolo hanno la sensazione di essere particolarmente amati e l’emozione di affrontare un pubblico caloroso come è quello siciliano si fa sentire. 

“Alla Sicilia sono molto legato – ribadisce Solenghi – mia moglie è figlia di una siciliana, quindi ogni volta che arrivo sull’isola sento l’afflato di tutti i parenti palermitani del ramo materno di Laura, dal punto di vista professionale tanti bei ricordi, soprattutto con il Trio. La sicilianeità è contagiosa – aggiunge Massimo Lopez – i colori e le atmosfere della vostra isola sono incredibili, ci aspettiamo un teatro Al Massimo pieno e caloroso”

Qual è il comico che vi ha fatto più ridere?

“Corrado Guzzanti è stato un faro illuminante, il comico deve avere una sua marzianità, non deve appartenere a questo mondo, deve spiazzare, come faceva il nostro giornalista del Tg che partiva normalissimo per sconfinare nell’assurdo”.

Lo spettacolo è in realtà un compendio di musica e prosa, la componente musicale rappresenta una buona fetta dello show, ma anche la prosa, gli sketch e le imitazioni hanno un ruolo fondamentale. A Lopez e Solenghi va il merito di creare una linea temporale, coesa e fluidamente strutturata fra performance canore e brani di prosa come nello sketch su Sanremo l’omaggio coatto e insistente di Modugno (Lopez) interrotto da occasionali intermezzi spazientiti di Baudo (Solenghi). Ancora più emblematica è la sfida fra “classico e moderno”, in apertura di spettacolo polemicamente proposta dai due amici: da una parte Michael Bublé, dall’altra un caro e vecchio Amleto di repertorio con tanto di toupet di scena mantello e teschio.

“L’idea di base è quella di giocare – concludono i due – con quelli che noi chiamiamo attrezzi del mestiere e cioè le imitazioni e quello che abbiamo fatto con il trio, ecco perché il ricordo di Anna Marchesini è fondamentale, di lei ci manca veramente tutto, la sentiamo sempre con noi sul palco, non c’è un momento del nostro spettacolo che non nasca da quello che abbiamo fatto insieme come Trio”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA