Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Taormina FilmFest

Il nuovo progetto di Coppola: “Megalopolis, un’epopea romana in una New York in disfacimento”

Il regista: "Terribile quanto sta succedendo sull'aborto. Personaggi come Trump mettono a rischio la stessa democrazia". Stasera presenta la copia restaurata de "Il Padrino" che compie 50 anni 

Di Francesco Gallo |

Il suo film del futuro, MEGALOPOLIS, ma anche il futuro del cinema, la percezione che si ha degli italiani oggi negli Usa e altro ancora. Francis Ford Coppola, 83 anni, vera leggenda del cinema, autore di film come IL PADRINO, APOCALYPSE NOW e con all’attivo sei premi Oscar, si racconta all’86/ma edizione del Festival di Taormina dove stasera presenterà il restauro de IL PADRINO. La premessa è per MEGALOPOLIS, un film di cui si parla dal 2015 e che dovrebbe iniziare a settembre. "Cerco di fare sempre le cose nel mio stile, ma alla fine mi ritrovo sempre a fare film che non so fare.- sorride il regista – È una caratteristica della mia carriera, basti pensare a lavori come APOCALYPSE NOW. Ora con MEGALOPOLIS vorrei fare un’epopea romana con la storia di un architetto che vuole ricostruire una utopica New York City dopo un disastro devastante» . 

 E continua: «Ero pronto a girare il film nel 2001. Poi c'è stato l’11 settembre e ho capito che la mia visione di un mondo futuro così generosa e amichevole era andata in frantumi. Non avrei potuto girare un film che parlava della bontà dell’essere umano, quando c'era il terrorismo. Così ho lasciato perdere. Anni dopo, mentre cercavo di perdere qualche chilo, mi è capitato di riascoltare le registrazioni di quella sceneggiatura ed è scattata nuovamente la scintilla». Il protagonista sarà Adam Driver «E' un’epopea romana ambientata a New York.- spiega Coppola – Spesso le epopee hanno ispirato il cinema americano e Roma è stata un esempio da cui ha tratto ispirazione anche la politica USA. Nel mio film c'è appunto un decadimento, il senato è corrotto e le cose non funzionano. Ma poi arriva qualcuno a cambiare le cose. Nonostante sia una storia nata vent'anni fa, ritengo sia molto attuale e realistica, pensando a quello che accade».

Il futuro del cinema? «Credo che continueremo a vedere film in sala – risponde – e che lo streaming alla fine non prenderà il sopravvento. Questo nonostante i momenti difficili che abbiamo vissuto con la pandemia». No, nessuna serie tv; e sono anche contrario ai remake dei film, in generale, perché distolgono le risorse dal finanziamento di opere nuove". Diverso è ovviamente il caso di 'The Offer', la serie tv che mette in scena uno show incentrato sul lungo processo che ha portato alla creazione del film 'Il Padrino'. 

Farà un remake de IL PADRINO? «Sono contro l'idea di rifare lo stesso film con un altro cast. Non sono operazioni che amo perché credo servano solo a distogliere risorse da opere nuove, togliendo spazio a nuovi registi», taglia corto lui.

Sulla New Hollywood: «Sono stato un po' il fratello maggiore di registi come Scorsese e Spielberg. Venivo dal teatro e allora si lavorava in gruppo. E così è stato anche tra noi registi di quell'epoca. Eravamo un gruppo di persone che si aiutava. Ciascuno sceglieva anche qualcuno di più giovane da aiutare. Non c'era concorrenza tra noi, l’atteggiamento era quello di essere generosi».

La percezione degli italiani oggi in America? «Oggi è buona, ma quando ero ragazzo non era cosi. La ragione per cui io non parlo italiano è proprio perché i miei genitori non volevano…Vi dico solo questo, mi sarei dovuto chiamare Francesco, ma mia madre preferì chiamarmi Francis, a quei tempi non era consentito neppure comprare una casa se eri italiano. E questo valeva anche per gli irlandesi».

Tratteggiando in breve la storia del genere umano passato "dal matriarcato al patriarcato, quando l’uomo è salito a cavallo", il regista statunitense di origine italiana osserva che "sono state le donne a creare la società e il progresso umano". E spiega una teoria che parte da un 'particolare', il modo diverso in cui uomo e donna espletavano i loro bisogni quotidiani: "La donna accovacciata praticamente quasi a terra osservava il terreno e scopriva tante cose; l'uomo restando in piedi guardava solo la sua ombra spostarsi. Per questo la donna ha scoperto la cultura e l’uomo ha scoperto il tempo…". 

Gli si chiede di commentare la decisione della corte suprema Usa sull'aborto: «Quello che è accaduto in America è una cosa estrema e davvero terribile – risponde -, ma forse potrebbe accadere anche di peggio. Rischiamo di perdere la democrazia con quello che sta accadendo in America con personaggi come Donald Trump». Intanto, per celebrare i cinquanta anni de IL PADRINO, domani in oltre 110 cinema tornerà la versione restaurata della pellicola.  

 COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: