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Rinascere dopo un terremoto, il docufilm di Antonio Costantino

Di Enza Barbagallo |

“Melior de cinere surgo” (Rinasco dalle ceneri più bella di prima) è il docufilm scritto e diretto da Antonio Costantino, giovane regista romano di adozione, ma catanese d’origini, prodotto da “Fregene per Fellini” di Marco Sani  che sarà proiettato in anteprima sabato 21 dicembre alle ore 18,30  nella sala consiliare del Comune di Zafferana.

Come mai questo titolo?

«Sull’arco di Porta Garibaldi- spiega il regista – mi ha colpito la scritta  che sintetizza il mito dell’araba fenice che si risolleva dalle sue ceneri con forza , coraggio e determinazione e si riferisce alla capacità del popolo catanese che  ha saputo rinascere  superando terremoti , alluvioni e altre avversità…»

In che occasione è venuto a Catania?

«Dovevo girare un documentario  sulla festa di Sant’Agata ed ero diventato “devoto” per  capire il significato del “tutti devoti tutti”  per cogliere gli aspetti  più emozionanti , più profondi della fede, dell’anima di questa città che è Sant’Agata e a sentire e carpire  le voci, le passioni , i dolori , gli affanni, i desideri affidati alla patrona dai devoti attaccati al lungo cordone . Nello stesso tempo  mi sono trovato catapultato  a documentare anche un evento devastante e non preventivato: il terremoto di Santo Stefano del 26 dicembre dello scorso anno che  ha colpito i Comuni etnei e io mi sono recato a Fleri la frazione del Comune di Zafferana  che ha subito piu danni e ho raccolto le testimonianze  di disperazione e rassegnazione tra la gente , ma soprattutto un forte sentimento di forza, determinazione a voler rinascere, a ricominciare daccapo , l’atteggiamento dignitoso e pieno di orgoglio del popolo siciliano»

Cosa ha compreso attraverso la concomitanza di questi due eventi?

«Ho capito  cosa spinge i devoti a portare il peso dei ceri e cosa spinge  la gente etnea   a resistere  e ricominciare  dove il sisma  ha lasciato le macerie e a convivere  con  un vulcano,in un rapporto complesso e altalenante di amore e odio e non di  paura . Ma soprattutto ho ritrovato le mie radici, il mio senso di appartenenza al popolo siciliano».

A interpretare Leonardo ( l’alter ego del regista)sarà Plinio Milazzo, l’amico Fabio  è Fabio Costanzo e la partecipazione di Andrea Lo Cicero, Boris Behncke e altri . La sceneggiatura è di Noa Palotto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA