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Catania, la grinta del bomber Curiale: «Meritiamo la B»

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Ieri pomeriggio, Davis Curiale ha ripreso la sua marcia di avvicinamento ai play off segnando un gol nel test con la Berretti. Che notizia? Si tratta di un cannoniere che ne aveva firmati 15 in campionato, che aveva vinto la classifica marcatori nel girone C. Il fatto è che fino a oggi, Curiale, è rimasto a curarsi schiena e fisico dopo un campionato logorante, affrontato con forti dolori (ma senza sbandierare il suo malessere, se non alla fine della stagione regolare) e ha subito critiche e ha anche segnato molto. Poteva fare di più? Intanto è stato, quello attuale, il record personale di marcature. E di strada, tra B e C, ne ha percorsa parecchia, il ragazzo trapanese che è nato a Colonia perché lì si erano stabiliti i genitori.

Curiale, adesso, affronta i play off. C’è il Feralpi fuori casa e dopo venti giorni di cure, dopo aver saltato anche la partita con il Rende, ecco che medici e staff tecnico, lo stanno inserendo pian pianino in squadra. Giocherà la prima partita, Davis? Sicuramente, a meno di clamorose sorprese. E – sfida nella sfida – sarà interessante osservare il duello a distanza con Simone Guerra, simbolo del Feralpi, che con i suoi 20 gol ha fatto decollare la squadra, incidendo anche negli spareggi, tirando giù dal palazzo l’Alessandria che vestiva i panni di super favorita.

Curiale è stato decisivo in più di una partita. Ha sferrato l’attacco alle concorrenti più pericolose, ha fatto girare la quadra, fornito assist e inciso in gare equilibrate. Il Catania è arrivato secondo, ha perso la possibilità di arrivare in cima. Curiale ha saltato solo tre gare: Siracusa all’andata (ma era in panchina), Francavilla (squalificato) e Rende alla fine (infortunio). Poi c’è sempre stato in campo. Ha fatto gol al Fondi in avvio di stagione, al Monopoli nella goleada d’andata, alla Reggina, due al Bisceglie, all’Akragas in casa, al Matera, ha fatto centro a Rende.

Nel girone di ritorno di nuovo al Fondi. Col Siracusa è stato decisivo dopo la crisi per il 5-0 beccato a Monopoli e dopo la pausa del campionato. Ha continuato contro Reggina (due gol), Paganese, Catanzaro, Akragas. Quando ha segnato Curiale, il Catania ha racimolato punti e alla fine dove c’è il suo nome tra i marcatori, i rossazzurri hanno messo insieme ben 35 punti. Un bottino che in termini di numeri e di spinta conta parecchio.

Vero è che adesso, con gli spareggi, dopo una pausa di 20 giorni, il Catania deve resettare tutto e cominciare un campionato nuovo sperando di disputare cinque partite arrivando alla finale di Pescara. Vero è che il centravanti si è fermato per parecchio tempo, ma adesso ha ripreso e piano piano arriverà alla sera di mercoledì rilanciando la sua candidatura. Guerra va di corsa, è un opportunista, vede la porta come pochi. Dialoga con i compagni, serve assist. Assist? Anche Curiale ne ha collezionati. Contro il Lecce in casa, l’Akragas, il Fondi, nel ritorno contro Catanzaro e ancora contro l’Akragas. Fanno cinque e non è poco. Segno che è un centravanti che si muove e non aspetta solo la palla.

Le ambizioni di Curiale sono note da mesi: «Sto vivendo, nonostante qualche acciacco, la stagione più importante della mia carriera – ha sempre dichiarato – perché Catania è Catania, perché c’è un gioco in un gruppo molto forte, perché c’è la possibilità di arrivare in fondo a questi spareggi e portare Catania laddove merita. Intanto in Serie B. Per me, per tutti noi, sarebbe una grande soddisfazione. Per quello che abbiamo fatto lo meriteremmo, ma dobbiamo conquistarcela sul campo».Curiale ha voluto fortissimamente giocare a pallone: le tragedie della vita non lo hanno frenato. I nonni lo hanno curato e incoraggiato, adesso è al dunque della sua vita sportiva. Vincere o azzerare ancora una volta tutto. Meglio vincere, meglio farlo con il Catania che aspetta i suoi gol anche a Salò come al Massimino. La sfida dei cannonieri sarà pirotecnica. E se non segnano loro, faranno spazio per chi si inserisce. Nulla si può prevedere nei prossimi 180 minuti. L’impegno, quello, sì.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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