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LA FESTA

Catania, la lunga notte della Coppa Italia: dai caroselli in piazza Europa al brindisi di Pelligra

Il risveglio della città è tutto rossazzurro: un pieno di gioia dopo le delusioni in campionato, ma domenica c'è già il Francavilla

Di Giovanni Finocchiaro |

Il risveglio della città è tutto rossazzurro. Una notte insonne, quella di Catania: la finale di Coppa Italia vissuta per 120 minuti lontano dallo stadio a soffrire davanti alla tv con le dirette di Raisport, Sky e i collegamenti di Telecolor; il successo all’ultimo respiro; i caroselli in piazza Europa come ai tempi di una Serie A che mai è sparita dalla mente dei tifosi; i brindisi del patron Ross Pelligra e la commozione di Grella, Carra, dei giocatori. Dopo le delusioni in campionato, una festa intensa e durata pochissimo visto che domenica il miracolo si dovrà ripetere in campionato contro il Francavilla.

I caroselli in piazza Europa sono stati immortalati da centinaia di persone, un ritrovo naturale, che porta bene, una celebrazione nel cuore della città che in passato ha visto sfilare fior di giocatori: dal Papu Gomez a Maxi Lopez, passando per Biagianti, Mascara, Bergessio, Spolli… Un lungo elenco di eroi che venivano evocati dopo i successi su Juve, Inter, Roma, Lazio.

Il discorso

La vittoria della Coppa Italia è stata anche celebrata brevemente con un brindisi nel locale Trilogy dallo sponsor Alessandro Di Benedetto che ha ricevuto – senza preavviso – la visita di Ross Pelligra, di Vincenzo Grella, di Mark Bresciano e di Luca Carra. Pelligra ha anche tenuto un breve discorso in pubblico: «Che sia l’inizio di un lungo periodo di vittorie. Questo primo passo è stato possibile per il grande lavoro di Vincenzo Grella e di Mark Bresciano. Grella da 21 mesi a Catania, lavora senza orario e se non ci fosse stato lui io non avrei potuto puntare a creare un ciclo a Catania».

I complimenti

Sono arrivati anche i complimenti del presidente della Lega, Matteo Marani: «Complimenti al Catania, ho visto un presidente Pelligra davvero molto emozionato». Marani ha anche fatto cenno alla presenza dei 1500 bambini allo stadio, emozione pulita e composta, piena d’entusiasmo dopo i disordini del match d’andata che hanno causato la chiusura del Massimino. Immaginate se questa Coppa l’avessero celebrata 20 mila tifosi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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