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E’ il giorno della finale Padova Catania: all’Euganeo più catanesi che padovani

Stasera il via alle ore 20 in diretta anche su RaiSport e SkySport

Di Andrea Cataldo |

All’Euganeo stasera i tifosi catanesi saranno più di quelli padovani. Incredibile ma vero. Ormai non ci si stupisce più, ma va sottolineato che questa trasferta non sarà proprio così agevole per chi parte dalla Sicilia. Nonostante questo sta per verificarsi l’ennesima magnifica dimostrazione d’amore da parte del popolo rossazzuro.

Prevendita boom

La prevendita infatti ha fatto registrare numeri record tra le fila del tifo catanese. Saranno almeno 2000 i sostenitori etnei che invaderanno Padova per la gara d’andata della Finale di Coppa Italia di Serie C. La solita grande risposta da parte della gente che ha a cuore le sorti del Catania. Per il settore ospiti erano previsti 3000 tagliandi, e la vendita si è chiusa ieri alle 19. Insomma Castellini e compagni giocheranno ancora una volta… in casa considerando che all’Euganeo ci saranno solo 1000 tifosi padovani. E per chi non potrà andare in Veneto la gara sarà visibile in chiaro su RaiSport (canale 58), su SkySport e Now (piattaforma streaming). L’appuntamento con il fischio d’inizio è per le ore 20.

La madre di tutte le partite

Il Catania si giocherà molto della propria stagione in questo doppio confronto con i padovani. La Coppa Italia di Serie C è un obiettivo dichiarato del club e la proprietà ha chiesto al gruppo etneo di dare il massimo nel rush finale e magari regalare con un colpo di coda due grandi gioie: Coppa Italia e promozione in B. Per il tecnico del Catania Michele Zeoli una sfida importantissima.

Parla Zeoli

La strada è in salita ma è ancora tutto in ballo, c’è il tempo per raddrizzare una stagione che è cominciata male e proseguita peggio.

«Le sensazioni sono buone, i ragazzi avvertono l’importanza di questa partita, è la prima finale di un trofeo che ci siamo guadagnati tutti insieme. Al raggiungimento di questa manifestazione hanno partecipato anche componenti dello staff tecnico e tanti giocatori che non sono più qui. C’è stato bisogno dell’unione di tante persone per arrivare a questo appuntamento e adesso vogliamo vivere questa finale consapevoli della nostra forza. È un appuntamento importante per noi, per il club e per tutta la città».

Di fronte avrete una squadra che è seconda nel proprio girone, ma che nelle ultime uscite è sembrato in frenata. Questa cosa la rasserena?

«Il Padova è una signora squadra, lo dice il campionato, e le classifiche non mentono mai. Il valore del nostro avversario non è in discussione. Noi recuperiamo qualche giocatore. Vediamo se questo partirà dall’inizio oppure a gara in corso anche perché le forze devono essere centellinate, visto che le condizioni fisiche di molti giocatori non sono ottimali».

Ci saranno 2000 tifosi catanesi al seguito. Di fatto giocherete in casa entrambe le partite. Come vi fa stare questa cosa?

«La presenza così massiccia del nostro tifo non è una sorpresa per noi. Chico gioca e allena a Catania conosce l’amore dei tifosi rossazzurri. Oggi ho parlato con i ragazzi dell’importanza della partita che può avere anche per i nostri sostenitori che saranno presenti all’Euganeo e per chi rimarrà a Catania seguendoci da fuori. Sappiamo che la responsabilità è tanta e non vogliamo deluderli continuando questo sogno che alimentiamo da mesi».

Strategicamente crede che il Padova farà la partita o vi aspetterà?

«Mi aspetto una partita caratterizzata da tante situazioni diverse, dove probabilmente ci sarà anche da soffrire. Abbiamo preparato qualcosa per mettere in difficoltà il Padova, abbiamo studiato a lungo il nostro avversario e sappiamo dove colpirlo».

L’obiettivo della gara d’andata sarà prima di tutto non prendere gol?

«Ce la giochiamo su due partite, il ragionamento è ovvio. Questo deve essere sempre nella testa dei calciatori. Il match d’andata peraltro si disputerà in una data che per noi vale tanto. Sarà la ricorrenza di quello che abbiamo fatto lo scorso anno a Caltanissetta. A 12 mesi di distanza dalla vittoria del campionato di Serie D ci andiamo a giocare un trofeo importante. Chissà che non voglia dire qualcosa…».

Con il Cerignola non avete giocato granché bene, cosa dovrete correggere per non ripetere gli stessi errori?

«In questi giorni abbiamo rivisto il secondo tempo della gara di venerdì, anche perché le cose negative vanno affrontate di petto affinché queste poi non vengano ripetute. L’entusiasmo, l’importanza di questa gara, il palcoscenico, la diretta televisiva, la presenza dei nostri tifosi sugli spalti a livello di adrenalina può dare qualcosa in più ai ragazzi da portare in campo nei 90 minuti. Le componenti per fare bene ci sono tutte».

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