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Il Catania, il ritiro e la vittoria contro la capolista: «È tutta una questione di testa»

Ma la vittoria dei rossazzurri sulla Juve Stabia non esalta più del dovuto l'allenatore Lucarelli: «Una rondine non fa primavera...»

Di Andrea Cataldo |

Ci ha quasi rimesso un legamento Cristiano Lucarelli, ma va bene così. In serate come quella di ieri il dolore neanche si sente. Per info chiedere a Cicerelli che ha percorso chilometri.

Ha passeggiato nervosamente Lucarelli per l’intera gara, faceva avanti e indietro lungo la sua area tecnica. Ogni tanto si sporgeva e il quarto uomo lo seguiva con lo sguardo. Al vantaggio di Castellini, non ha battuto ciglio. Urlava ai suoi di essere corti e redarguiva Monaco e compagni per uno scarico fatto male. Poi ha sofferto, ma quando capitan Castellini ha raddoppiato ha goduto. Nell’esultanza il suo vice Zeoli, preso dalla foga, lo ha steso con una scivolata nostalgica. La gioia anestetizza qualsiasi cosa. «Zeoli mi ha fatto un’entrataccia – ha affermato – ma io sono robusto, per fortuna mi ha preso frontalmente altrimenti mi sarei rotto un ginocchio».

Il ritiro cosa ha fatto scattare nel gruppo?

«È scattata l’epidemia in ritiro, ci siamo presi la febbre a 39, il Catania non aveva l’obbligo di vincere e non partita con i favori del pronostico. Per la seconda volta, così come contro il Pescara, questi ragazzi sono riusciti a giocare spensierati».

Può essere la gara della svolta?

«No, una rondine non fa primavera».

La prestazione deve far ben sperare per il futuro.

«Siamo ancora in emergenza, questa prestazione però ci dice che non è tanto la squadra che schieri ma è la testa che fa la differenza. Ho visto tante volte la Juve Stabia, è chiaro che l’ambiente è sereno e quello aiuta. Quando sei in fiducia gli episodi vengono dalla tua parte. Quando non sei sereno rischi che il dettaglio ti penalizzi, come è successo a noi tante volte. Abbiamo perso tante volte con il minimo scarto, vuol dire che i dettagli non hanno sorriso tante volte al Catania».

Contro il Rimini il Catania dovrà vincere e dunque risentirete la pressione addosso, vorrà dire che si rischierà di nuovo la crisi?

«Pensiamo al Taranto, poi al Rimini ci penseremo».

Il ritiro proseguirà fino a quando?

«Il ritiro viene sospeso per un discorso epidemico, siamo tutti con la febbre, i ragazzi non hanno un giorno libero da mesi, verrà ripreso nella settimana della Coppa Italia».

Cosa bisognerà fare da qui avanti per provare a chiudere in modo dignitoso la stagione?

«Bisogna mettere la squadra nelle condizioni di esprimersi in modo leggero, non è un caso che in due occasioni nelle quali siamo partiti svantaggiati, e lì la squadra riesce a tirare fuori il meglio. E poi questa squadra ha messo dentro 3 o 4 giocatori importanti, ma per i prossimi 4 anni saranno la fortuna del Catania».

Quanta rabbia le fa vedere la classifica e vedere la Juve Stabia a +21 dal Catania?

«Vedere la Juve Stabia mi fa scuola non rabbia, stanno meritando la classifica a parte la prestazione di oggi, avranno la forza di reagire, conosco Pagliuca e se lo merita. Le più grandi vittoria nascono da grandissime delusioni, è lì che si capisce e su chi si può contare e su chi non poter contare. Se non dovessimo vincere quest’anno siamo certi che impareremo qualcosa».

Taranto – Catania in diretta tv e in chiaro

Taranto-Catania sarà trasmessa in diretta su Sestarete TV, sul canale 81 del digitale terrestre (visibile in tutta la Sicilia). La gara è in programma sabato 24 febbraio alle 16:15 allo stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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