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Covid: Codogno un anno dopo – specializzanda ora medico di base, ‘negazionisti visitino reparti’

Di Redazione |

Milano, 19 feb. (Adnkronos) – E’ passato un anno dal paziente uno di Codogno eppure, per Giulia Frontori, 29enne codognese specializzanda e iscritta al corso di formazione in Medicina generale, è come se fosse il tempo si fosse dilatato. “Sembra una vita fa – racconta all’Adnkronos -. Erano giorni davvero confusionari, ho ricordi vaghi e ricordo fatti che mi hanno lasciato qualcosa. Come quella coppia, marito e moglie, arrivati alle 19 in condizioni disastrose. Si sono salvati poi dopo sei mesi ho rivisto la donna e mi ha detto che il marito non ce l’aveva fatta. A rivivere quei giorni non mi sembra vero”.

Coraggio e resilienza a Giulia non sono mai mancati. Nei mesi più duri dell’emergenza, dal 27 febbraio al primo aprile, ha gestito un ambulatorio speciale per la diagnosi del Covid. E ora da medico di base segue 650 pazienti. “Ogni giorno c’era un’emergenza, avevamo 20 pazienti al giorno – spiega Frontori – una volta abbiamo chiamato l’ambulanza 5 volte nel giro di poche ore”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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