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Borsa: Europa peggiora, futures Usa in rosso, Milano -1,15%

Timori sui tassi, attese fiducia consumatori e stime inflazione

Di Redazione |

MILANO, 10 FEB – Arretrano le principali Borse europee a metà seduta con il crescere dei timore su nuovi rialzi dei tassi da parte delle banche centrali. Timori in parte alimentati dal Pil e dalla produzione industriale del Regno Unito di stamane. Attese nel pomeriggio la fiducia dei consumatori Usa e le aspettative sull’inflazione dell’Università del Michigan. Madrid cede l’1,68%, preceduta da Francoforte (-1,43%), Milano (-1,15%), Parigi (-1,29%), e Londra (-0,63%). Negativi i futures Usa, stabile sopra quota 185 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi. Cresce di 8,2 punti al 4,194% il rendimento italiano di 5,1 punti al 2,344% quello tedesco. Balza il greggio (Wti +2,2% a 79,78 dollari al barile) con il taglio annunciato dalla Russia, mentre azzera il rialzo il gas (+0,14% a 52,81 euro al MWh) e scivola l’oro (-1,2% a 1863 dollari l’oncia). Risale il dollaro a 0,935 euro e a 0,826 sterline, ma fa meglio lo yen, scambiato a 130,92 sul biglietto verde. Accelerano i petroliferi Bp (+3,96%), Repsol (+3,53%), TotalEnergies (+2,59%), Shell (+1,99%) ed Eni (+1,85%). Effetto conti su Iveco (+12,87%) ed Enel (+1,05%), mentre in campo telefonico guadagnano Bt (+1,31%) e Swisscom (+0,95%) a differenza di Tim (-2,5%). Crollano i semiconduttori con Aixtron (-4,41%), Be (-4,06%) Infineon (-2,92%) e Stm (-2,69%) al pari degli automobilistici Ferrari (-3,44%), Volvo (-3,26%) e Renault (-2,53%). Tiene Porsche (+0,35%) mentre tra le banche bancario si salva Bper (+0,23%). Amplia il calo Mps (-4,56%), dopo che Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit (-1,55%), ha escluso un nuovo interesse per la banca. Giù anche Standard Chartered (-4,92%), Fineco (-4,12%) e Commerzbank (-2,22%), più caute Intesa (-1,92%) e Mediobanca (-1,79%).

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