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Dal 1980 danni dal clima per 111 miliardi in Italia

Censis-Confcooperative, dai disastri altri 100 miliardi, 1/3 Ue

Di Redazione |

ROMA, 20 FEB – Tra il 1980 e il 2022, i cambiamenti climatici hanno prodotto danni in Italia per 111 miliardi: 57,1 miliardi di euro per alluvioni, 30,6 miliardi per ondate di calore, 15,2 miliardi di euro per le precipitazioni, 8,2 miliardi per siccità, incendi boschivi e ondate di freddo. Lo rivela il Focus Censis-Confcooperative “Disastri e climate change, conto salato per l’Italia”. I disastri come terremoti, eruzioni, frane e altri fenomeni geofisici hanno fatto danni per poco meno di 100 miliardi. Complessivamente, le perdite economiche causate da eventi estremi e da disastri naturali fra il 1980 e il 2022 si attestano sui 210 miliardi di euro. Il rapporto certifica come negli ultimi 40 anni 1/3 del valore dei danni provocati da eventi estremi nella Ue sia stato ‘pagato’ dall’Italia. Per Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, “parliamo di 42,8 miliardi solo dal 2017 al 2022. Nel 2022 è costato quasi 1% di Pil, lo 0,9% per l’esattezza, pari a 17 miliardi circa: un importo poco inferiore a una manovra finanziaria”.

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