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Modica e Ragusa, scrigni di bellezza e ricordi

Il tempo che sembra essersi fermato, le bellezze del Barocco, i gusti della tradizione, le spiagge di un litorale fantastico e…le avventure del Commissario Montalbano

Di Redazione |

Modica e Ragusa sono due tappe che non possono mancare per chi va alla scoperta della Sicilia Orientale. Entrambe patrimonio Unesco, con un’architettura, religiosa e non, da copertina, non nascondono però le proprie radici bucoliche e agricole per un’esperienza sensoriale che non dimentica nulla.Modica è la città della Contea e delle 100 Chiese. E’ divisa in 3 grandi quartieri, Alta e Bassa, dove si concentrano i luoghi più importanti. E Modica Sorda, la più moderna e commerciale.Patrimonio Unesco, la città si erge distesa su di un altopiano solcato da due canyon e due fiumi e l’abitato è sparso su 4 colline.Circondata dalla bellissima campagna ragusana, dove stupisce il colpo d’occhio delle sue distese verdi trapuntate da muretti a secco e da alberi di carrubo.Il Duomo è senz’altro il monumento più imponente di Modica, il primo da visitare: dedicato a San Giorgio, si eleva al termine di una scenografica scalinata di 250 gradini. Fu edificato nel 1090 dal normanno Conte Ruggero sulle rovine di un tempio precedente, a sua volta costruito sulla primitiva chiesetta innalzata subito dopo la morte del santo. L’edificio fu ricostruito più volte in seguito ai terremoti del 1613 e del 1693.La monumentale scalinata, disegnata a forma di ostensorio, fu inaugurata nei primi dell’Ottocento e conduce, in uno spettacolare connubio di architettura, urbanistica e scenografia, alla facciata a torre a tre ordini, alta più di 60 metri, con cinque porte.A pochi passi di distanza si trova il Castello dei Conti, eretto sullo sperone roccioso proteso sulla città al centro dei due corsi d’acqua che furono coperti ai primi del Novecento e sui quali attualmente si diramano due arterie viarie. L’edificio è legato principalmente alla storia dei Conti di Modica, anche se gli scavi archeologici hanno confermato la frequentazione umana sin dalla preistoria.Modica custodisce altri monumenti da scoprire: passeggiando nella parte alta suggeriamo di visitare la chiesa di San Giovanni Evangelista e di salire sul suo campanile, il punto più alto dell’abitato, che offre una vista mozzafiato.A breve distanza da San Giovanni si trovano il Belvedere Pizzo, eccezionale affaccio panoramico, e la chiesa di Santa Maria del Gesù, straordinariamente sopravvissuta al terremoto del 1693, che conserva il portale in facciata di stile tardo gotico e il chiostro risalente alla fine del XV secolo.Scendendo verso la parte bassa di Modica si possono visitare gli altri luoghi, a partire dalla chiesa di San Pietro, collocata lungo corso Umberto I sulla sommità di una scalinata, preceduta dalle statue dei dodici apostoli. Lungo lo stesso corso Umberto I s’incontrano la chiesa di Santa Maria del Soccorso fronteggiata dall’ottocentesco Teatro Garibaldi e il Museo civico archeologico “Franco Libero Belgiorno”.La vicina Ragusa è anch’essa un museo a cielo aperto, uno scrigno di meraviglie da scoprire per lasciarsi incantare dal fascino del barocco siciliano.La città è divisa in due parti: Ragusa Ibla, la parte storica e Ragusa Superiore, la città nuova, anche se la maggior parte del patrimonio artistico si trova nel quartiere antico di Ibla. Prima di entrare nella parte vecchia della città, merita una visita la Cattedrale di San Giovanni Battista che si trova a Ragusa Superiore: progettata nel 1760 da due architetti locali e ricca di decorazioni barocche, la chiesa presenta quattordici colonne in pietra ragusana e il pavimento che alterna la pietra al calcare bianco.Percorrendo l’antichissima strada che scende verso Ragusa Ibla, una meravigliosa scalinata di 340 gradini conduce a un’intricata rete di stradine e vicoletti fino al Duomo di San Giorgio, una delle più belle espressioni del barocco mondiale. La chiesa sorgeva all’estremità est dell’abitato, dove si trova ancora l’antico portale e fu riedificata al posto della chiesa di San Nicola con interni decorati dalle vetrate del 1926 che ritraggono i tredici episodi del martirio di San Giorgio.Proprio di fianco alla chiesa si trova il Portale di San Giorgio, monumento simbolo della città di Ragusa realizzato in stile gotico-catalano nella prima metà del XIII secolo. I capolavori architettonici costruiti dopo il terremoto, assieme a tutti quelli presenti nel Val di Noto, sono stati dichiarati nel 2002 patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ragusa è uno dei luoghi più importanti per la presenza di testimonianze d’arte barocca, come le sue chiese e i suoi palazzi settecenteschi.

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