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Palermo, dalla scuola diventata centro di spaccio fino ai botti vietati per un compleanno: scene di “ordinaria” illegalità nei quartieri

Di Redazione |

Dalla scuola abbandonata diventata un centro di spaccio fino alle “normali” sacche di inciviltà. C’è anche questo nell’operazione Alto Impatto della Polizia di Palermo che ha avviato un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Cep San Giovanni Apostolo.

Ad esempio al Cep – S.Giovanni Apostolo è stato arrestato uno spacciatore che aveva allestito la sua “base operativa” all’interno della scuola statale primaria “Russo – Raciti Deledda” di Largo Gibilmanna, proprio nel cuore del “Cep”. I poliziotti avevano notato uno strani via vai e hanno fatto irruzione nel plesso dove hanno bloccato il pusher di 29 anni. Sono state recuperate 47 dosi di crack, già confezionate e pronte allo spaccio e sequestrati quasi tremila euro ritenuto provento di spaccio.

Allo Sperone i poliziotti in via Di Vittorio nelle adiacenze di un bar di zona, hanno scoperto un motorino apparentemente abbandonato che in realtà era un nascondiglio della droga: nella sella c’erano 100 dosi di hashish. Altre 340 ne sono state fiutate da “King”, l’infallibile cane antidroga della Questura, nell’erba di una vicina aiuola.

A Ballarò invece una coppia di coniugi è stata denunciata per avere esploso fuochi d’artificio vietati per festeggiare in compleanno. I poliziotti se ne sono accorti duranti i controlli perché hanno udito gli spari. I coniugi stavano esplodendo i fuochi, attraverso una batteria di tubi, di genere vietato e hanno spiegato che stavano festeggiando il compleanno della donna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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