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Santa Rita, l’appello del rettore: «Non portate fiori, ma cibo per i poveri»

Di Redazione |

Sarà una festa di Santa Rita inedita, quella di domani al Santuario di Santa Rita in Sant’Agostino: non si celebreranno messe e non ci sarà l’acqua benedetta, i tanti fedeli attesi potranno invece effettuare una sorta di mini pellegrinaggio spirituale, seguendo un percorso ben definito all’interno del Santuario, con unico ingresso da via Vittorio Emanuele per offrire il proprio dono davanti all’altare, fare l’inchino alla Santa e, sempre lentamente, uscire da via Sant’Agostino. Potranno entrare 30 persone al massimo, distanziati di almeno 1,5 metri, all’entrata sarà verificata la temperatura corporea tramite termoscanner e l’utilizzo di mascherine.

Sono migliaia le persone che tradizionalmente ogni anno per Santa Rita arrivano nel capoluogo etneo, si tratta della seconda festa cittadina dopo Sant’Agata. Rita è considerata la “Santa dell’impossibile” e conta tanti fedeli in tutto il mondo.

Ed è Padre Gianni Perni, Rettore del Santuario, a lanciare ai fedeli una proposta, adeguata ai tempi difficili dell’emergenza Covid-19: «Santa Rita è più contenta non se portate cento rose, ma se quei soldi li spendete in opere buone, ad esempio potete comprare cibo per i poveri, e tanta gente viene da noi a chiedere aiuto. Potete aiutare una famiglia in difficoltà o portare i lumini per il Sacramento: il voto è lo stesso, e di carità oggi ce n’è proprio bisogno».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA