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Usa, strage nel Municipio di Virginia Beach: dipendente uccide 12 persone e ne ferisce 5, poi viene a sua volta abbattuto dalla polizia

Di Redazione |

WASHINGTON – Una ennesima sparatoria insanguina gli Usa: questa volta il macabro scenario della strage è un edificio municipale di Virginia Beach, grosso centro turistico-balneare sull’Atlantico, dove sono morte 13 persone mentre altre sei sono rimaste ferite. Nell’assalto è deceduto anche l’assalitore, ucciso dalla polizia intervenuta per rispondere al fuoco, evitando ulteriori vittime. L’autore della strage è DeWayne Craddock, 40 anni, ingegnere: lo ha rivelato la Cnn, citando un funzionario delle forze dell’ordine e una fonte del governo della Virginia. Lavorava come ingegnere nel dipartimento dei servizi pubblici della città e negli ultimi anni era il punto di contatto per le informazioni sui progetti stradali locali. Ignoto al momento il movente.

«Abbiamo più domande che risposte», ha detto il capo della polizia locale, James Cervera. Gli inquirenti stanno scavando nel passato dell’uomo che ha sparato per ricostruirne la personalità e già gira voce che avesse dei motivi di risentimento. 

L’uomo è entrato in azione a metà pomeriggio, verso la fine dell’orario di lavoro. Salito nell’edificio numero 2 di un complesso municipale che ne comprende 25, ha aperto il fuoco «indiscriminatamente», su più piani. Non appena si sono sentiti i primi spari, i dipendenti hanno cercato di chiudersi nelle stanze e di nascondersi, travolti dal panico. «Ho chiamato il numero di emergenza», ha raccontato Megan Banton, una dipendente che lavora nel palazzo preso di mira e che si è barricata dietro una porta insieme ai colleghi. «Abbiamo provato a fare il possibile per mettere in salvo tutti. Eravamo terrorizzati perché sentivamo soltanto gli spari. Non mi sembrava reale, era come in un sogno», ha proseguito la donna, che ha informato anche la madre con un sms.

Nel frattempo è arrivata la polizia, insieme alle ambulanze e ai mezzi dei vigili del fuoco. E all’Fbi. La zona è stata isolata mentre alcuni agenti ingaggiavano un conflitto a fuoco con l’assalitore. Uno di loro è rimasto colpito ma il giubbotto anti proiettili gli ha salvato la vita.

Inizialmente le autorità avevano riferito che il sospetto era stato catturato, ma poco dopo è giunta la notizia del suo decesso. Impossibile, quindi, avere informazioni dirette sulle motivazioni del gesto. Gli investigatori dovranno cercarle attraverso le testimonianze, le perquisizioni e le indagini sul passato dell’autore della strage. E l’America tornerà ad interrogarsi nuovamente sulla violenza delle armi da fuoco, anche se dopo ogni strage non cambia mai nulla.

Il video che vi proponiamo è stato pubblicato su Youtube da VOA News COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA