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Ezio Bosso, ecco chi è il pianista segnato da una malattia e che strega con il suo enorme talento

Di Redazione |

La sfida era di quelle che farebbero tremare i polsi a chiunque abbia una dimestichezza, anche minima, con gli indici di ascolto: portare la musica classica in prima serata. Ezio Bosso, però, non avuto paura e l’ha vinta proponendo ieri domenica 9 giugno, su Raitre (in prima e seconda serata, un vero e proprio evento tv) “Che storia è la musica”, progetto che ha coniugato le regole e i tempi televisivi con la cosiddetta musica “alta”. Bosso si è messo in gioco dirigendo l’orchestra dell’Europa Filarmonica, da lui fondata due anni fa, nell’esecuzione della Quinta e della Settima sinfonia di Ludwig van Beethoven, compositore che da bambino lo colpì grazie alla Sonata al Chiaro di luna. Tre ore e mezza di musica e spettacolo nel Teatro Verdi di Busseto, in provincia di Parma. Ad accompagnare il pubblico e l’orchestra sul palco si sono alternati numerosi ospiti: dal comico Luca Bizzarri al giornalista Enrico Mentana , da Gino Strada a Nicoletta Mantovani e ancora Roby e Alessandra Facchinetti, Alfonso Signorini, il rugbista Andrea Lo Cicero, Andrea Zanotti e il Coro della Sosat.

Nato a Torino il 13 settembre 1971, Ezio Bosso – si legge su Wikipedia – è un pianista, compositore e direttore d’orchestra avvicinatosi alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. A 16 anni esordisce già come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre di mezza Europa, ma è l’incontro con il maestro Ludwig Streicher che segna la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.

Nel 2011, in seguito ad un intervento dovuto all’asportazione di una neoplasia, è stato colpito da una sindrome neurodegenerativa che però non gli ha impedito di continuare a suonare, comporre e dirigere. Dalla primavera del 2017 Bosso è testimone e ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del maestro Claudio Abbado e portata avanti dalla figlia Alessandra.

Negli anni Novanta Ezio Bosso – ricorda sempre Wikipedia – ha partecipato a numerosi concerti sulla scena internazionale: Royal Festival Hall, Southbank Centre, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica di Roma, sedi nelle quali si è esibito sia come solista sia come direttore, o in formazioni da camera. Tiene corsi in Giappone e a Parigi, partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gérard Caussé, Pierre Yves Artaud, Laura Chislett. Ha diretto, tra le altre orchestre: London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica ‘900 e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Sinfonica Siciliana, orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.Dal 1º ottobre 2017 al 14 giugno 2018 è stato direttore stabile residente del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

La sua musica è commissionata o utilizzata da importanti istituzioni operistiche mondiali come Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij di Mosca per citarne alcune, da coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela; e nel teatro da registi come James Thierrée, mentre nel cinema stringe un sodalizio con Gabriele Salvatores, per il quale firma le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile.

Bosso vive dividendosi tra Londra, dove è stato direttore stabile e artistico dell’unica orchestra d’archi di grande numero inglese, The London Strings, e Bologna dove è stato direttore principale ospite del teatro comunale, e Torino dove collabora a progetti sociali e divulgazione con l’opera a Pia Giulia di Barolo

Nel 2013, nasce con il violoncellista Mario Brunello un’intensa collaborazione in duo pianoforte-violoncello e una profonda amicizia. Nel 2014 ha esordito con la sua Fantasia per Violino e Orchestra alla testa di London Symphony Orchestra, con Sergej Krylov al violino solista con cui nasce un intenso sodalizio. Nel 2015 The Arts News Paper e Penelope Curtis (allora direttrice di Tate Britain) hanno definito il suo concerto alla Ikon Gallery, all’interno dell’opera 3 Drawing Rooms del suo amico David Tremlett, l’evento artistico dell’anno del Regno Unito. Nello stesso anno, a Ezio viene commissionata dall’Università Alma Mater di Bologna una composizione dedicata alla Magna Charta delle Università Europee, che contiene il primo inno

Ha ricevuto – ricorda ancora Wikipedia – due nomination al David di Donatello per le musiche di Io non ho paura (2004) e Il ragazzo invisibile (2015). Nel 2006 è stato insignito del Critic and audience choice for best music al Syracuse festival di New York. Ha vinto il Premio Flaiano d’oro nel 2003 e nel 2005. Nel 2010 ha ricevuto il più importante premio dato dagli addetti ai lavori e dalla critica australiana: The Green Room Awards, primo non australiano a vincerlo con la sua prima sinfonia Oceans. Nel 2014 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria presso il comune di Gualtieri (Reggio Emilia) per la sua vicinanza al loro teatro e il suo supporto durante il terremoto. Nell’ottobre 2015 il sindaco di Bologna lo ha insignito del Nettuno d’oro. Il 17 maggio 2016 ha ricevuto al Teatro Cilea di Reggio Calabria il Riccio d’Argento della trentesima edizione della rassegna Fatti di Musica di Ruggero Pegna per il Miglior Live dell’anno. Il 7 agosto 2016 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Acireale per il prestigio conferito come eccellente rappresentante nell’arte musicale in Italia e all’estero attraverso gli studi, l’insegnamento e lo straordinario e prezioso contributo profuso nell’immensa mole di opere scritte.

Il video che vi proponiamo è stato pubblicato su YouTube da Fanpage.it lo scorso 13 settembre 2018, giorno in cui Ezio Bosso ha compiuto 47 anni  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA