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Sanità: Ipasvi, accerteremo responsabilità infermieri in caso Loreto Mare

Roma, 24 ago. (AdnKronos Salute) – “Il presidente del Collegio Ipasvi di Napoli, Ciro Carbone, si è già attivato e, compatibilmente con le indagini in corso, l’Ordine provinciale ha messo in atto tutte le verifiche del caso. Una volta appurati i fatti si interverrà nel caso anche dal punto di vista professionale e, se le […]

Di Redazione |

Roma, 24 ago. (AdnKronos Salute) – “Il presidente del Collegio Ipasvi di Napoli, Ciro Carbone, si è già attivato e, compatibilmente con le indagini in corso, l’Ordine provinciale ha messo in atto tutte le verifiche del caso. Una volta appurati i fatti si interverrà nel caso anche dal punto di vista professionale e, se le responsabilità accertate lo richiederanno, con la massima severità, visti anche gli esiti assurdi della vicenda”. Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Collegi infermieri-Ipasvi, interviene sul caso di Antonio Scafuri, il giovane di 23 anni morto all’ospedale Loreto Mare di Napoli dopo 4 ore di attesa in codice rosso al Pronto soccorso, “per un ritardo dovuto, a quanto finora accertato – ricorda l’Ipasvi in una nota – a una discussione tra medici e infermieri”.

Mangiacavalli sottolinea che, con la Federazione nazionale degli Ordini dei medici-Fnomceo, Ipasvi sta “lavorando per una condivisione comune degli obiettivi primari di assistenza che entrambi le professioni hanno, ma evidentemente è necessario anche un intervento strutturale delle istituzioni, Regioni e ministero della Salute, al di là dell’invio della task force del ministero per accertare i fatti, per fermare la deriva di depauperamento dei servizi e degli organici verso cui si sta andando soprattutto nelle Regioni, come la Campania, in Piano di rientro ormai da anni”.

Per la presidente Ipasvi “non si può continuare a far finta di nulla. I dati e le rilevazioni parlano chiaro: l’Italia è divisa in due dal punto di vista della salute, per colpa dei bilanci che nel Sud sembrano non quadrare mai. Ma a farne le spese non possono e non devono essere i professionisti che col loro lavoro fanno comunque fronte come possono alle carenze del sistema e, soprattutto e indiscutibilmente, i cittadini che devono vedere sempre tutelato il loro diritto costituzionale alla salute”.

“Le responsabilità penali del ritardo in Pronto soccorso all’ospedale Loreto Mare di Napoli le accerterà la magistratura – precisa Mangiacavalli – e, mi auguro, con la massima severità non solo nei confronti del personale coinvolto in prima persona. Resta il fatto che un’organizzazione in cui si crea un tale vuoto di assistenza come quello registrato al Loreto Mare non va”.

“Non possiamo accettare – ribadisce la presidente della Federazione Ipasvi – che a fare le spese di un errato rapporto medici-infermieri siano i pazienti, così come non possiamo accettare che ai nostri professionisti sia richiesto un lavoro tale, per la carenza di organici e di organizzazione, da creare situazioni di stress tali da compromettere la loro stessa professionalità e la salute, in questo caso addirittura la vita, dei cittadini”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA