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Contador, fu ingiusto togliermi vittorie

Di Redazione |

ROMA, 26 SET – “Togliermi un Giro e un Tour è stata un’ingiustizia tremenda. La gente sa che è una delle maggiori ingiustizie fatte nello sport”.”: si è ritirato dall’attività agonistica il 10 settembre, il giorno della passerella finale della Vuelta a Madrid, ma a Alberto Contador ancora non va giù quello che lui definisce un sopruso. Ai microfoni di Onda Cero, il 34enne ciclista parla della sua nuova vita ‘dopo i pedali’ e confessa di non avere mai digerito le sanzioni inflittegli nel 2010, in seguito alla sua positività al clenbuterolo, che gli valsero la revoca (squalifica con effetti retroattivi) delle vittorie al Tour 2010 e al Giro 2011. “Di quella vicenda mi resta solo la sensazione della gente che ha visto le corse, il lavoro che ho fatto per vincerle. Non do importanza a quel che può apparire sulla carta, ma è una cosa che mi porterò dietro per tutta la vita. E’ stata un’ingiustizia tremenda”, ribadisce il campione spagnolo che in carriera ha vinto 2 Giri d’Italia, 2 Tour e 3 Vuelta, oltre ai due revocati.

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