Prestiti INPS:790 milioni di spesanel Bilancio sociale 2014
Prestiti INPS: 790 milioni di spesa nel Bilancio sociale 2014
Nel 2013 la spesa per i prestiti INPS superava il valore di 836 milioni di euro, nel 2014 tutte le prestazioni hanno comportato uscite per oltre 25 miliardi
L’INPS ha presentato pochi giorni fa il Bilancio sociale per il 2014 e il primo dato che emerge è che quelli che una volta erano prestiti Inpdap (ora prestiti INPS) rappresentano ancora una “fetta” importante dell’offerta ai clienti. La spesa per i piccoli prestiti nel 2014 è stata di 790 milioni di euro che, nonostante la diminuzione dell’8,5% rispetto al 2013, è comunque un buon risultato se si considera che il numero dei beneficiari si è ridotto dai 90.961 del 2013 ai 86.584 mila utenti del 2014.
Cos’è il Bilancio sociale INPS?
Il Bilancio dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è lo strumento che fornisce il rendiconto chiaro e globale della missione di INPS, oltre a ribadire i programmi di azione, le attività svolte e i risultati ottenuti in ambito di economicità, effetti sociali e benefici per coloro che possono accedere alle prestazioni previdenziali e assistenziali.
Una tradizione INPS: welfare per giovani e anziani
Oltre ai prestiti, INPS ha sempre avuto come prerogativa la tutela per anziani e giovani: gli interventi per gli anziani sono stati incrementati del 148% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita dei beneficiari dell’11,5%.
Per quanto riguarda i giovani, invece, gli interventi sono destinati a 59.056 utenti, +11,7% rispetto al 2013.
I dati del 2014 sulle prestazioni assistenziali INPS
Il valore complessivo delle prestazioni assistenziali nel 2014 hanno registrato uscite di oltre 25 miliardi di euro, con una crescita pari allo 0,7% rispetto al 2013. Dal punto di vista economico il dato è rilevante se si considera che nel 2014 l’INPS ha avuto un esercizio negativo pari a 12,48 miliardi, dopo il rosso di 12,8 del 2013.
Tra i prodotti più importanti erogati in tutta Italia ai dipendenti statali, ai pensionati, e alle loro famiglie, oltre alle pensioni sociali, agli assegni sociali e ai vitalizi che hanno registrato una crescita dell’1,2%, la spesa per le pensioni ante 1989 per coltivatori diretti, mezzadri e coloni (dato che interessa anche l’importante settore primario siciliano), è diminuita dell’8,8%.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA