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**Green Pass: boom di certificati per malattia, Codacons presenta esposto**

Di Redazione |

Roma, 21 ott. Il boom di certificati per malattia presentati sui luoghi di lavoro dal 15 ottobre – data di ingresso delle norme sul Green pass – ad oggi, finisce al vaglio delle Procure della Repubblica di tutta Italia. Il Codacons ha deciso infatti di fare chiarezza “sull’abnorme crescita delle certificazioni per malattia presentate dai lavoratori italiani a far data dal 15 ottobre, numeri che potrebbero realizzare veri e propri reati, come quello di falso ideologico e truffa aggravata”.

“Si apprende oggi che il primo giorno dell’entrata in vigore del Green pass, venerdì 15 ottobre, i certificati per malattia presentati dai lavoratori pubblici e privati sono stati in tutto 93.322 contro i 76.836 del precedente venerdì, con una abnorme crescita del +21,4% – spiega il Codacons – Lunedì 18 ottobre i certificati sono arrivati a 152.780, con un incremento del 14,6% rispetto alla settimana precedente”. Gli aumenti maggiori si registrano in Piemonte (13.805 certificati l’11 ottobre, 16.678 il 18 ottobre, +20,8%), Lombardia (da 32.965 certificati di lunedì 11 ottobre ai 38.061 di lunedì 18, +15,4%), Veneto (8.886 certificati venerdì 15 ottobre, 18.795 il 18 ottobre). Più che raddoppiati anche in Emilia-Romagna: 9.659 il 15 ottobre, saliti a 20.589 il lunedì successivo.

“Il sospetto è che molti lavoratori, non disponendo di Green pass e non volendo ricorrere al tampone, abbiano scelto di mettersi in malattia allo scopo di non recarsi al lavoro e non subire le sanzioni previste per i dipendenti pubblici e privati privi di certificazione sanitaria – spiega il Codacons – Malattie con ogni probabilità inesistenti che producono un danno per le casse dell’Inps e potrebbero realizzare reati sia da parte dei lavoratori, sia dei medici che hanno firmato certificati falsi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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