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Messico: Casa Salud, ‘Michele era felice, ucciso ieri sera in un assalto’

Di Redazione |

Milano, 13 lug. “Michele Colosio è stato ucciso ieri sera. Il suo sorriso noto e largo si è spento, lo hanno ucciso in un assalto, a un isolato da casa sua, tornando dai festeggiamenti per la finale degli Europei. Era così felice”. Michele Colosio, il volontario bresciano ucciso in Messico, viene ricordato con queste parole in un post sul profilo Facebook della Casa de la Salud Comunitaria Yi’ bel ik’Raiz del Viento di San Cristobal de las Casas, il centro di supporto a cui collaborava.

“Michele è nato in Italia ma è sempre stato un cittadino del mondo, viveva in Messico da più di 10 anni e aveva una grande rete di amicizie, grande come il suo cuore. Artigiano, viaggiatore, pastore di capre, contadino, meccanico di bici e tutto quello che gli veniva in mente di imparare, Michele nella sua gioventù ha studiato e lavorato come radiologo” all’ospedale di Brescia, poi la scelta di appoggiare i progetti in Messico “convinto che bisognava dare, bisognava aiutare, bisognava fare popolo nella fratellanza, senza distinzioni di lingue, confini e colore di pelle”.

Il 42enne di Borgosatollo (Brescia) “è morto dopo un assalto, uno dei tanti che ogni giorno si danno nel villaggio magico di San Cristoforo, una città già alla mercé di tanti gruppi armati. Il marciume istituzionale, la povertà diffusa e l’impunità hanno trasformato questa bella città in un inferno. Lo denunciamo da anni e resistiamo, non ci fermiamo. Ciao Michele, ci vediamo in giro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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