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Negli ultimi mesi i Tribunali italiani hanno stralciato milioni di euro di debiti. In aumento il ricorso alla Legge 3/2012

Di Redazione |

(Roma, 1 dicembre 2021) – Una legge ancora poco conosciuta, ma di cui si inizia a parlare di più, grazie all’impegno di alcuni professionisti. Tra i casi recenti, un ex imprenditore che ha visto stralciare dal tribunale i suoi 5 milioni di euro di debiti. Bertollo (Legge3): «Una legge che ha introdotto strumenti normativi che consentono di uscire dal sovraindebitamento e ripartire puliti. Un dovere morale renderla nota»

Si tratta di una delle tante cause vinte dai professionisti di Legge3.it in anni di attività al fianco delle persone sovraindebitate. Sì, perché in un Paese che conta, purtroppo, sempre più famiglie e aziende schiacciate da debiti esistono strumenti normativi che consentono di uscire dalla disperazione. Strumenti che, grazie all’impegno di professionisti come Bertollo, stanno iniziando a essere sempre più conosciuti e usati nei tribunali di tutta la Penisola.

«Si sente spesso parlare di sovraindebitamento, quello stato di crisi che espone il debitore a pignoramenti, aste giudiziarie e segnalazioni nelle banche dati dei cattivi pagatori. – sottolinea Gianmario Bertollo – ma ancora poco della soluzione legale e sostenibile esistente in Italia per uscire da questo stato di disperazione. Per questo è nostro compito far conoscere a tutti questo strumento messo in campo dal Governo: una legge denominata, non a caso, “salva suicidi”».

Legge3.it, specializzata in procedure con Legge 3/2012, negli anni ha ridato speranza a centinaia di imprenditori e a più di 70 famiglie. Tra gli ultimi casi seguiti, l’imprenditore vicentino che si è visto stralciare ben 5 milioni di euro di debiti, ma anche la vittoria presso il Tribunale di Catania, dove un intero nucleo familiare è tornato a vivere saldando i debiti in maniera sostenibile, salvaguardando l’unica fonte di sostentamento, e presso quello di Forlì, dove un ex imprenditore ha addirittura ottenuto l’inesigibilità del 95% dei suoi debiti.

«Quando si inizia la discesa verso l’indebitamento non è facile imboccare la strada giusta. Nella maggior parte dei casi, si continua a chiedere prestiti, accumulando sempre nuovi debiti. – afferma Bertollo – Per fortuna, però, anche grazie al nostro operato e alla nostra opera di doverosa divulgazione, in molti iniziano ad affidarsi alla norma del 2012, che mette a disposizione degli indebitati la possibilità di valutare piani di rientro sostenibili, stralciandone una parte, anche importante, per tornare finalmente a fare progetti per il futuro e vivere la propria vita con serenità».

Grazie anche all’impegno di Legge3.it, dunque, a 9 anni di distanza dall’emanazione, la “Legge salva suicidi” è ora sempre più conosciuta a e sono tante le persone che, dal Nord al Sud dell’Italia, ne stanno usufruendo. «Noi di Legge3.it pensiamo che sia un nostro dovere morale divulgare uno strumento normativo tanto importante che può fare la differenza, soprattutto in un momento così fragile per l’equilibrio economico italiano».

«Stando a una indagine di Legge3.it – conclude Bertollo – abbiamo scoperto che il 74% degli imprenditori da noi intervistati ha accusato un peggioramento economico proprio a causa della crisi portata dal covid e, di conseguenza, il 25% è stato costretto a chiedere dei prestiti. Soldi che, nell’88% dei casi, non sono ancora stati restituiti. Siamo rimasti increduli nel constatare che nessuno di quegli imprenditori fosse a conoscenza, informati magari dai loro commercialisti e avvocati, dell’esistenza della Legge 3 per porre rimedio alla situazione». Da qui l’impegno dell’organizzazione – ancor più massiccio di prima – di promuovere una corretta e doverosa informazione a una platea sempre più vasta, al fine di dare un aiuto concreto a privati e imprenditori a liberarsi dai debiti e ripartire puliti. Un impegno che, nei tribunali di tutta Italia, sta già dando degli ottimi risultati!

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