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Forte denuncia

Centri estivi, alcuni comuni dell’agrigentino non hanno ancora sfruttato le somme

Genitori senza parole: ci sono i fondi, ma le amministrazioni dormono rischiando di far tornare indietro il finanziamento

Di Redazione |

Il Ministero della Famiglia, anche quest’anno, ha concesso ai Comuni delle somme per organizzare i centri estivi per i ragazzi. Per dare più tempo alle varie amministrazioni comunali, le somme possono essere spese entro il 31 dicembre. Fin qui tutto normale. Quello che non è normale è che siamo alla fine dell’anno ed alcune amministrazioni sono ferme, inspiegabilmente, al palo. Eppure, dovrebbe essere interesse dei sindaci quello di far divertire i ragazzi, adesso nelle sole ore pomeridiane visto che è cominciata la scuola. Ma su questo tasto, in alcune realtà, è calato il silenzio più assoluto. E’ il caso di Casteltermini dove non solo i centri estivi non sono cominciati, a dire il vero non sono nemmeno in itinere come se restituire le somme indietro al Ministero sia motivo di vanto. Per non parlare di Aragona. La giunta ha atteso così tanto che adesso si è andata a mettere in vicolo cieco visto che il sindaco è stato sospeso e ha tolto la delega al vicesindaco. In questo modo, difficilmente, i centri estivi potranno essere organizzati. Un grande peccato dopo i successi delle ultime due edizioni. A Porto Empedocle si attende, come lo scorso anno, ormai il mese di dicembre, mentre a Comitini il Centro partirà a metà novembre visto che è pronta anche la delibera. Stessa sorte a Canicattì dove si attende l’approvazione del Bilancio, ma c’è già una graduatoria degli enti ammessi all’organizzazione del centro estivo. Ci si lamenta tanto che mancano i fondi, che i comuni sono in crisi, ma in alcuni casi si registra il paradosso: arrivano i fondi, ma non vengono spesi. E’ successo lo scorso anno in alcuni comuni e si sta verificando anche quest’anno. Ma come si giustifica quello che sembra un fallimento? In alcuni comuni, evidentemente, non ci si pensa tanto ai ragazzini.

Nella maggior parte del comuni, per fortuna, le somme, inferiori a quelle dello scorso anno, sono state invece sfruttare eccome. Soprattutto nelle piccole realtà, i sindaci sono stati solerti facendo svolgere i centri estivi nel periodo delle vacanze dei ragazzini. Poi, ci sono stati alcuni comuni che hanno fatto delle scelte molto discutibili a cominciare dal comune di Agrigento, che ancora deve chiarire la vicenda dei Suv, comprati lo scorso anno proprio con i fondi dei centri estivi, che ha deciso di far partecipare appena 65 ragazzini a fronte di un finanziamento superiore ai 50mila euro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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