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Denuncia

Giornata internazionale contro il Bullismo: allarme della Uil agrigentina in provincia

Il segretario generale, Gero Acquisto: "Fenomeno in crescita, c'è disagio e difficoltà a rapportarsi con gli adulti e le nostre scuole non sono attrezzate a sufficienza"

Di Gaetano Ravana' |

"Giornata internazionale contro il Bullismo e cyber bullismo, sono in aumento le segnalazioni anche nell’agrigentino". Lo denuncia il segretario generale della Uil agrigentina, Gero Acquisto.

"Il 7 febbraio è la Giornata dedicata alla lotta alle forme di Bullismo e Cyberbullismo. Bullismo e cyberbullismo, baby gang, eccessi, uso di alcol e sostanze. In aumento le segnalazioni di episodi di autolesionismo e di disturbi alimentari anche nel territorio agrigentino. Covid e Dad c’hanno messo il carico da 90 – ha continuato Acquisto – Il risultato è che un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni sono tra i principali rischi percepiti dagli adolescenti. Sono 3.405 i ragazzi e le ragazze di tutta Italia tra i 14 e i 26 anni che hanno preso parte all’Osservatorio indifesa 2022-23 realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo. Il 45,6% degli adolescenti siciliani afferma di aver subito bullismo o cyber bullismo. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico. Il dato più significativo è che il 70% dei ragazzi a livello nazionale sostengono che la scuola non faccia abbastanza per prevenire questi due fenomeni. L’80% dei ragazzi siciliani teme il web e il cyber bullismo e la triste notizia che viene fuori è che gli stessi genitori non controllano l’attività on line dei figli".

Come detto, la situazione nella provincia di Agrigento segue questo trend. C’è disagio e difficoltà a rapportarsi col mondo degli adulti e le nostre scuole non sono attrezzate a sufficienza, mancano  figure che insieme ai genitori siano di supporto ai tanti ragazzi che non riescono ad esprimere ciò che li opprime.

 “Occuparsi di bullismo – continua Acquisto – è una priorità per poter realizzare l’obiettivo di star bene a scuola. Anche là dove non viene registrato, il bullismo può essere un’occasione per poter insegnare l’arte di star bene con gli altri. I programmi di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo devono coinvolgere alunni, insegnanti, personale non docente e genitori. Anche io sono padre di un adolescente e mi rendo conto di quanto sia complicato capire come gestire le problematiche di una generazione che oggi ha stimoli e problemi ben diversi da quelli che in passato abbiamo avuto noi, ma l’urgenza è quella di indicare un percorso che favorisca la vita reale a quella virtuale. I giovani agrigentini necessitano di più attenzione ed è un loro diritto avere nelle scuole figure come quella dello psicologo che garantisca a tutti gli studenti un supporto concreto".COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA