Non ha voluto seguire l’esempio di tanti altri suoi coetanei, ossia, scappare da questa terra per cercare fortuna altrove. A 27 anni, ha deciso, con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto, di coltivare la terra e, lanciare sul mercato alcuni suoi prodotti. Il protagonista di questa storia è Andrea Formica, agrigentino doc, con l’amore dei fornelli tanto che lavora anche come cuoco al ristorante “Il Re di Girgenti”.“La mia famiglia possiede un appezzamento di terreno da sempre – racconta – Fin da bambino, quindi, ho sempre visto mio nonno e mio padre raccogliere il raccolto e, successivamente venivano realizzate le conserve. La nostra esperienza familiare non si limita solo nella nostra terra ma anche nel nostro mare. Sono nipote di un pescatore che ha portato sulle nostre tavole pesce di alta qualità e anche li le tradizioni non mancano come le famose conserve di tonno sott’olio. Tutto questo per far capire che fin da piccolo sono stato trasportato dalla mia famiglia nel mondo della cucina. Già a 9 anni ricordo che mi piaceva cucinare di tutto”.L'”incontro” con lo zafferano avvenne qualche anno fa. “Mi trovavo a Milano da un mio amico ed uscì il discorso dello zafferano, una sorta di oro rosso – dice Andrea – Lui lo coltivava e mi raccontò che gli si era aperto un mondo. In quello stesso momento ho capito che non dovevo fuggire dalla mia terra. Sono rientrato ad Agrigento ed ho cominciato a seminare gran parte del mio terreno a zafferano e ricordo ancora il mio primo raccolto. Ero raggiante. Siccome lo zafferano matura nello stesso periodo delle olive, sfruttando alcune conoscenze ho deciso di provare a piazzare i miei prodotti. Le cose si sono fatte subito interessanti tanto che ho realizzato l’olio extravergine d’oliva allo zafferano con una azienda di Montedoro, il formaggio allo zafferano con un’azienda di Cattolica Eraclea e, infine, anche un liquore”.