CATANIA – “Ce l’ho, ce l’ho, mi manca”. Una litania che si sente dappertutto: a scuola, in ufficio e persino per strada. Gruppetti di ragazzini, e non più giovanissimi, con lo sguardo rivolto verso l’amico che sfoglia le figurine dei calciatori dal mazzetto. Un passatempo che non ha età e che raccoglie milioni di appassionati di tutto il mondo. «Sbaglia chi crede che sia un hobby solo per bambini. E’ una passione che coinvolge papà, zii e nonni perché crea aggregazione in famiglia». A parlare è Filippo Fiorenza di 44 anni insieme al piccolo Mario Maimone di 7. «Tutti quanti con in mano mazzetti di “doppioni” che cerchiamo di scambiare con gli altri collezionisti le preziose ultime figurine che ci permetteranno di completare l’album».  

Lui è uno dei tanti che nel piazzale Asia di Catania erano in fila davanti allo stand della “Panini”. All’interno della tensostruttura, elenchi in mano, i”ragazzi in giallo” lavorano senza sosta per consegnare le figurine. La gente pazientemente aspetta mentre, dall’altra parte del gigantesco pallone, bambini e papà ne “appiccicano”una dopo l’altra. «Io le colleziono dagli anni ’70 – ammette Giacomo Nania che oggi ha accompagnato il figlio Giuliano – la figurina introvabile? Sicuramente Cuccureddu quando giocava nella Juventus. Ho praticamente “saccheggiato” tutte le edicole della città ma non l’ho mai trovato». Ma fare la raccolta dei calciatori non è solo album e scambio. Tanti si dilettano pure nei giochi con i compagni: «Ai miei tempi c’era il “suscio”, il “mazzetto”, a “pammata”, a “chiappedda”….. e l’elenco potrebbe continuare all’infinito». Spiega Rosario Ferlito, 45 anni. «Ma oggi invece i ragazzi preferiscono quasi esclusivamente comprarle».

video di Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA